Firenze – Un maxi-investimento da 3 miliardi di euro quello del Pnrr sulla Toscana, pari al 5% del totale delle risorse destinate all’Italia, con all’interno importanti interventi di rigenerazione urbana, per riqualificare le aree antropizzate e renderle nuovamente parte integrante dei territori d’appartenenza. Il Comune di Firenze, tra Pnrr e interventi correlati, ha finanziamenti per 2 miliardi di euro (1,2 miliardi solo per le tramvie). Per indirizzare e guidare i territori coinvolti verso una riflessione aperta su come questi investimenti impatteranno sulla realtà metropolitana fiorentina l’Ordine e la Fondazione degli Architetti di Firenze presentano il ciclo di incontri denominati “Fine cantiere 2026”, che ha vissuto oggi alla Palazzina Reale di Firenze il suo momento d’avvio.
“Il Pnrr può rappresentare la svolta per Firenze e tutta la Toscana – ha sottolineato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani -. Ringrazio l’Ordine degli Architetti e la Fondazione Architetti per aver pensato ad una giornata nella quale abbiamo analizzato le strategie urbane per la costruzione del futuro dell’area metropolitana fiorentina: se riusciamo a sfruttare queste risorse per collegare ancora di più i territori limitrofi con la città di Firenze possiamo dire di aver vinto una delle sfide più importanti degli ultimi anni”.
“Firenze e i comuni della Città metropolitana sono riusciti ad oggi ad aggiudicarsi 800 milioni di euro – ha dichiarato l’assessore al coordinamento dei progetti del Recovery Plan e all’urbanistica del Comune di Firenze Cecilia Del Re -. Un’opportunità importante per una stagione di urbanistica pubblica che tutte le città europee sono impegnate a mettere a terra. Grazie ai fondi arrivati, siamo a lavoro per creare nuovi centri cittadini, come a Campo di Marte e ai Lupi di Toscana, nuovi polmoni verdi, come il parco Florentia, e poi anche per efficientare il nostro patrimonio pubblico, dalle scuole agli impianti sportivi ai teatri. I finanziamenti delle nuove linee di tramvia ci permettono di andare avanti nel lavoro di cucitura con i comuni contermini, puntando ancora sulla mobilità sostenibile. Non un libro dei sogni, ma progetti concreti che sono frutto da un lato degli obiettivi e dei tempi dettati dall’Europa, dall’altro degli obiettivi che la città si è posta con la visione di una città policentrica e sostenibile. L’aumento dei costi, le difficoltà di reperire nuovo personale e le scadenze ravvicinate sono variabili importanti da monitorare ai fini della realizzazione di queste progettualità: per questo è bene mantenere alta l’attenzione su questi temi, chiedendo al governo tutto il supporto necessario per affrontare questa delicata fase e al territorio di seguire insieme a noi gli sviluppi di queste opere”.
“Momenti di confronto come quello di oggi tra i tanti enti ed istituzioni locali che si ritroveranno a gestire le progettualità legate al Pnrr – hanno osservato il presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze Andrea Crociani e la presidente della Fondazione Architetti Firenze Silvia Ricceri – sono un passaggio importante per raggiungere tutti i territori interessati dagli investimenti previsti dal piano nazionale e dagli altri fondi europei con informazioni chiare e con un percorso partecipativo condiviso. Questi progetti, finanziati con precisi obiettivi legati a digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale, condizioneranno la nostra attività nei prossimi anni e per questo abbiamo già in programma un ciclo di incontri territoriali nell’area metropolitana rivolti a esplorare la fase di implementazione, atterraggio e monitoraggio dei progetti sulle varie realtà interessate. E’ una opportunità importante per tutti gli attori coinvolti, in primis i professionisti, chiamati a tradurre le missioni strategiche dei finanziamenti in progetti di qualità”.
‘La nostra Istituzione – ha spiegato il presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – sta sostenendo tutte le iniziative che hanno come scopo il disegno e la progettazione della Firenze del futuro. Ma ha già attivato progetti che sono già un segno evidente di questa trasformazione. Oltre al libro sulla città dei prossimi decenni, che abbiamo da poco presentato assieme a Confindustria Firenze, abbiamo predisposto 19 progetti, nell’ambito del Pnrr, per tutto il territorio regionale oltre ad avere aperto lo ‘Sportello Europa’ per supportare i nostri beneficiari nella ricerca di opportunità di finanziamento. Siamo anche orgogliosi di avere finanziato, per oltre un milione e 200 mila euro, la progettazione di sei importanti opere di alto valore sociale che nasceranno nel territorio della città metropolitana di Firenze. Ma siamo stati anche ‘attori’ di importanti operazioni di riqualificazione urbana come il fantastico recupero delle Rampe del Poggi, l’ acquisto e il restauro dell’ex granaio dei Medici, in Oltrarno, per farne l’Innovation center della nostra Fondazione e l’acquisto di una parte del più bel palazzo della Manifattura Tabacchi per ospitare un centro di eccellenza europea nel campo del restauro, chiamato E-Rihs. Infine abbiamo sostenuto, assieme a Intesa Sanpaolo, il bando per la riqualificazione dello stadio comunale e del quartiere di Campo di Marte. Siamo dunque molto impegnati in questo processo e intendiamo continuare a farlo per il bene della città e dei suoi abitanti’’.