Firenze – Si inaugura domani a Palazzo Strozzi la straordinaria mostra “Picasso e la modernità spagnola” (20 settembre -25 gennaio), risultato della collaborazione fra la Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze e il prestigioso Museo Reina Sofia di Madrid . La rassegna mette a confronto opere del grande Maestro del Novecento con i suoi contemporanei, con l’intento di dare un’ampia visione della cultura figurativa europea negli anni che vanno dall’inizio del Novecento alla morte di Picasso, ossia di tutto il secolo scorso, rilevandone le novità, le invenzioni, i nuovi contatti con le culture extraeuropee, specie africane, e il loro lievito artistico in personalità di per sé geniali .Insieme alle opere di Picasso sono infatti visibili dipinti, sculture e disegni di contemporanei quali Salvador Dalì .-. “Arlecchino”.-. ; Joan Mirò .-.“Siurana, il sentiero”.- . e altri quali Maria Blanchard o Julio Gonzales.
In tutto ben 90 opere di cui 35 di Picasso, distribuite in nove sezioni. Di quest’ultimo possiamo ammirare la notevolissima, e poco conosciuta in Italia, collezione di disegni , dipinti ,incisioni preparatorie per “Guarnica”.-. fra cui il bellissimo il dipinto “ Testa di cavallo”.-. che resta il centro ideale dell’opera dello Spagnolo e degli eventi europei della fine degli anni Trenta, monito.-. inascoltato.-. contro tutte le guerre , e che reca un messaggio ineguagliabile di impegno civile nell’arte. Ci sono poi opere famosissime di Picasso come il “Ritratto di Dora Maar” (1939) o “La donna seduta appoggiata sui gomiti” ed anche, testimonianza originale, il film di José Val del Omar.
Tutta la mostra rappresenta un mondo in grande fermento culturale dove la voglia della sperimentazione artistica era associata a una profonda riflessione sulla realtà , per superarla , non certo per esibizione virtuosistica. La mostra è stata curata da Eugenio Carmona dell’università di Malaga , con la collaborazione della Soprintendenza fiorentina , con il sostegno essenziale dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, e delle massime Istituzioni cittadine.
Anna maria Piccinini