Firenze – Ci sono anche le ultime discendenti di Luigi Cherubini tra le firmatarie dell’appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il rimpatrio delle spoglie del compositore fiorentino lanciato a luglio da Riccardo Muti durante il LXXXI Maggio Musicale Fiorentino.
Patrizia Ottolini e Monica Ricci, nipoti del paroliere e musicista Bixio Cherubini (a sua volta pronipote di Luigi) e quindi discendenti del compositore hanno fatto visita, nella giornata di giovedì, al cenotafio del loro antenato nella Basilica di Santa Croce e hanno firmato l’appello lanciato questa estate dal maestro Muti che, in meno di sei mesi, ha superato le 35mila adesioni di cui circa 5mila raccolte al Teatro del Maggio e quasi 30mila sulla piattaforma online change.org.
Patrizia Ottolini e Monica Ricci, invitate a Firenze dal Teatro del Maggio e dall’Opera di Santa Croce, si sono dette “entusiaste dell’iniziativa alla quale hanno aderito con emozione e orgoglio”.
Con la raccolta firme si chiede che le spoglie di Luigi Cherubini, morto a Parigi nel 1842, tornino in Italia e siano traslate dal cimitero parigino di Père-Lachaise alla Basilica di Santa Croce a Firenze. Tra i primi firmatari oltre allo stesso Muti, il maestro Fabio Luisi direttore musicale del Maggio, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il sovrintendente del Maggio Cristiano Chiarot, il sovrintendente dell’Opera di Roma Carlo Fuortes, il sovrintendente della Scuola di Musica di Fiesole Lorenzo Cinatti, e con lui Paolo Zampini direttore del Conservatorio di Firenze intitolato a Cherubini e dopo di loro tantissimi altri.
“Luigi Cherubini è stato uno dei più grandi compositori italiani – ha dichiarato Riccardo Muti in occasione della sua direzione di Macbeth, al Maggio il 14 luglio 2018 – e mi piacerebbe che le sue spoglie fossero conservate nella sua città, nella Basilica di Santa Croce, dove c’è un sarcofago meraviglioso a lui intitolato, ingiustamente vuoto. Questa battaglia, mi sta molto a cuore!”.
Con un pensiero condiviso, Cristiano Chiarot, sovrintendente del Teatro del Maggio e Giuseppe De Micheli segretario generale dell’Opera di Santa Croce hanno detto: “Siamo molto contenti che le discendenti del compositore abbiano aderito all’iniziativa lanciata dal maestro Muti e di cui il Maggio si è fatto subito promotore, insieme all’Opera di Santa Croce. Rappresentano per la causa, due delle firme più importanti, perché legittimano ulteriormente un’iniziativa che ha visto fin da subito un grandissimo successo, raccogliendo un ‘enorme quantità di adesioni in pochi mesi. Ciò dimostra che sono moltissime le persone che vorrebbero far tornare le spoglie del compositore nella basilica fiorentina”.
Luigi Cherubini, nato a Firenze nel 1760, ebbe una straordinaria carriera europea che lo portò ad ottenere enormi successi in campo artistico e a ricoprire prestigiosi incarichi istituzionali, come la direzione del Conservatorio di Parigi dal 1822 al 1842, anno della sua morte.
Foto: SantaCroce_ le discendenti Cherubini davanti al cenotafio con Giuseppe De Micheli segretario generale dell’Opera di Santa Croce