Firenze – Ancora un appello per la vaccinazione, ancora un appello per quella anti-morbillo. Di fronte al verificarsi di nuovi casi di morbillo, in particolare nel settore degli operatori sanitari, l’assessora regionale al diritto alla salute lancia un nuovo appello: “Al calo preoccupante delle vaccinazioni al quale stiamo assistendo corrisponde un aumento vertiginoso dei casi di morbillo, tra i bambini ma anche tra gli adulti, in Toscana come in molte altre regioni. E quindi faccio un appello alla vaccinazione. Un appello che rivolgo prima di tutto ai genitori di bambini in età di vaccinazione: quella contro il morbillo non è tra le vaccinazioni obbligatorie, ma tra quelle cosiddette raccomandate. Però la malattia può avere conseguenze anche pesanti; mentre le reazioni indesiderate sono molto lievi. Un analogo appello lo rivolgo agli operatori sanitari: sono molti i medici e gli infermieri che quest’anno hanno contratto il morbillo, in molti casi da pazienti ricoverati. E’ quindi opportuno che chi sta a contatto con i pazienti si vaccini contro il morbillo, per la propria salute, quella dei propri familiari e quella dei pazienti”.
Insomma, una vaccinazione “copre” non solo l’individuo, ma anche coloro che lo circondano e anche l’intera comunità, per arrivare all’ormai noto “effetto gregge”, assicurato dal 95% di copertura vaccinale. Ma anche in Toscana, che pure ha una media di vaccinazione più alta rispetto a molte zone italiane, non si arriva al livello previsto. Anzi, negli ultimi anni, com’è ormai noto, si tende a diminuire la percentuale “vaccinati”, tant’è vero che nessuna vaccinazione raggiunge il livello del 95%. In particolare per quanto riguarda la vaccinazione antimorbillo (che viene fatta assieme a parotite e rosolia), si è arrivati dal 91,25% del 2006 all’88,67% del 2015. E nel 2016 (ma i dati non sono ancora definitivi) si è perso qualche altro punto percentuale.
Come riporta la nota diffusa dalla Regione circa il morbillo, i dati dell’Istituto Superiore di Sanità registrano che dal 1° gennaio al 30 aprile del 2017 i casi di morbillo segnalati in Italia sono stati 1.920: di questi, l’88% non erano vaccinati, e l’8% avevano ricevuto una sola dose di vaccino; 176 i casi segnalati tra operatori sanitari.
In Toscana il quadro epidemiologico fornito dal Sistema di sorveglianza integrata della Regione fa emergere questo andamento: dal 1° gennaio al 30 aprile 2017 i casi di morbillo sono stati 249. Erano stati 26 nell’intero 2016, 20 nel 2015, 65 nel 2014, 102 nel 2013. Dei 249 casi di quest’anno, solo 47 erano vaccinati, mentre l’81,1% non aveva copertura vaccinale. Di questi 249, 39 erano operatori sanitari. Sempre per quanto riguarda i 249 casi del 2017, il 14,90% sono arrivati al pronto soccorso, il 41,80% sono stati ricoverati. Sui 249 casi, 121 (il 48,6%) hanno riportato almeno una complicanza, tra cui diarrea, stomatite, epatite, insufficienza respiratoria, polmonite, otite.
La vaccinazione antimorbillo in Toscana è organizzata, secondo quanto indica il calendario regionale delle vaccinazioni, in 2 dosi, per via sottocutanea, di cui la prima al 14/15esimo mese, in preparazioni combinate con i vaccini contro la parotite e la rosolia – MPR – o contro parotite, rosolia e varicella – MPRV -; la seconda dose è prevista a 5 – 6 anni. Nelle età successive, la vaccinazione è offerta a tutti i suscettibili. Nei contatti dei casi e in occasione di focolai epidemici, la vaccinazione viene offerta attivamente a tutti coloro che sono suscettibili di contagio, possibilmente entro 72 ore dall’esposizione.