Firenze – Sindacati sul piede di guerra per quanto riguarda gli appalti di pulizie su treni del trasporto regionale di Trenitalia. Con una nota firmata da Filt-Cgil, Fit-Cisl, UIltrasporti, Ugl, Orsa si rende noto che stasera, 14 ottobre, si terrà un presidio all’Osmannoro da parte dei lavoratori, conseguenza anche del secondo incontro che si è svolto ieri per il cambio di appalto dei servizi di pulizia dei treni del trasporto regionale di Trenitalia.
“Erano presenti – si legge nella nota sindacale -una delle Aziende uscenti e le Aziende affidatarie dei lotti 1-2-3 del trasporto regionale le quali hanno evidenziato gravi inesattezze relative alle liste del personale operanti nel settore, che Trenitalia ha allegato ai bandi di gara, problema dalle OOSS sollevato da Gennaio 2017.
Inoltre contrariamente a quanto più volte richiesto da queste Organizzazioni alla committenza, la stessa ha deciso di definire tre date diverse per l’acquisizione reale del servizio da parte delle Aziende aggiudicatarie”.
Una situazione che, continua il sindacato, avrebbe determinato che “due delle Aziende subentranti, anche in maniera strumentale, non si sono rese disponibili a sottoscrivere un verbale di cambio appalto che prevedesse il passaggio dei lavoratori oggi operanti nel settore alle condizioni contrattuali presenti, proponendo soluzioni che non permetterebbero il reale svolgimento del servizio che la Regione Toscana paga”.
D fatto, deducono i sindacati,, chi paga per errori non loro sono proprio i lavoratori. “Ribadiamo che le condizioni ad oggi presenti in termini di risorse dedicate e quantità di servizi richiesti dalla committenza e numero dei lavoratori presenti nelle attività permettano di fare un cambio di appalto con la garanzia di una produzione certa ed efficace dal primo minuto di servizio delle nuove aziende e di continuare un processo di miglioramento del servizio nel rispetto della tutela occupazionale”.
Così, conclude la nota, i lavoratori non devono pagare per “errori nelle liste di gara; aziende entranti che cercano di risparmiare sul costo del lavoro in maniera del tutto strumentale”.
“Non permetteremo che tutto questo porti ad una perdita di occupazione nel settore o addirittura un aumento del costo per la collettività derivante da incomprensibili ammortizzatori sociali, nonché un peggioramento del servizio ai cittadini”.
Il presidio si terrà stasera alle 21 davanti ai cancelli dell’impianto ferroviario di Osmannoro in via de’ Cattani.