Aperto per virus: la “carica” (speriamo non virale) dei 31mila negozi aperti

Sono oltre 3.100 gli esercizi commerciali e dei servizi alla persona della provincia di Reggio Emilia che restano aperti in base al decreto del Governo anti-coronavirus, con oltre 6.500 addetti. 1400 gli alimentari attivi, quindi niente panico ma uscire solo per estrema necessità

Sono oltre 3.100 gli esercizi commerciali e dei servizi alla persona della provincia di Reggio Emilia che restano aperti in base al decreto del Governo anti-coronavirus (DPCM 11 marzo 2020); all’interno di tali attività lavorano (al netto dei titolari, quando non dipendenti) oltre 6.500 addetti.

I negozi del settore alimentare, secondo l’Ufficio Studi della Camera di Commercio, che ha analizzato i dati elaborati da Unioncamere e InfoCamere, sono quasi 1.400 e occupano circa 4.500 addetti.

Il maggior numero dei punti vendita di prodotti alimentari (quasi il 60%) è rappresentato dagli oltre 800 piccoli esercizi al dettaglio; ai negozi di vicinato si associano 400 minimarket, 150 supermercati – che contano più di 2.600 dipendenti – e 5 ipermercati nei quali lavorano circa 800 addetti. Sono, inoltre, 8 i negozi che svolgono attività di vendita di prodotti surgelati e 5 i discount alimentari.

Ampia, quindi, in provincia di Reggio Emilia, risulta la disponibilità di esercizi commerciali dedicati al cibo e alle bevande.

Sono, poi, più di 670 i dipendenti impiegati nelle 304 farmacie, parafarmacie e nei punti vendita dedicati agli articoli sanitari e per l’igiene ai quali i provvedimenti di contrasto al coronavirus chiedono di restare aperti al pubblico.

Le farmacie, con 121 unità, rappresentano il 40% del totale di questi esercizi e sono più di 320 gli addetti impiegati. Inoltre, in provincia di Reggio Emilia sono presenti 11 negozi di articoli igienico-sanitari, ai quali ne vanno aggiunti 113 che svolgono attività di commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale, con 281 addetti.

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