Firenze – l’annuncio è stato dato stamattina dal sindaco, Dario Nardella, e dall’assessore al welfare del Comune di Firenze Sara Funaro. Parte il nuovo fondo da un milione di euro rivolto a chi, familiare, si prende cura del proprio congiunto non autosufficiente.
Fra i requisiti richiesti per l’accesso al fondo, l’aspirante caregiver deve essere parente dell’anziano non autosufficiente: coniuge, parente in linea retta entro il secondo grado o parente in linea collaterale entro il terzo grado. Il destinatario del contributo è la persona anziana, in condizione di non autosufficienza, che si avvale dell’assistenza del familiare. di fatto, il “caregiver” familiare si fa quindi carico dell’anziano e formalmente deve essere garante della necessaria assistenza finalizzata alla permanenza a domicilio.
La persona che vuole diventare caregiver deve essere maggiorenne, autosufficiente, non occupato, pensionato o lavoratore per non oltre 20 ore settimanali. Il contributo viene concesso alle persone anziane non autosufficienti in lista di attesa per l’accesso al ‘Contributo di sostegno alle cure familiari’ previsto nel Piano di assistenza personalizzato dell’Unità di valutazione multidimensionale, secondo l’ordine della graduatoria e nei limiti delle risorse disponibili. L’importo annuo, in base all’Isee, varia da 1000 a 4000 euro.
Il sindaco Dario Nardella ha sottolineato l’importanza del provvedimento, alla luce dei quasi 100mila fiorentini over 65 di cui 30mila vivono soli. “Il welfare familiare su cui si è retta l’Italia per decenni sta entrando in crisi per l’allungamento della vita e per le dinamiche economiche e sociali che sono cambiate – ha ricordato Nardella – vogliamo quindi dare una mano a tante famiglie sempre più in difficoltà”.
A fine estate alle famiglie già in lista d’attesa arriverà una lettera informativa sulle nuove misure di sostegno. Per la fruizione del contributo per le cure familiari si dovrà seguire il percorso di accesso alle prestazioni per la non autosufficienza che prevede la segnalazione del bisogno, la valutazione da parte dell’Unità di valutazione multidimensionale e la predisposizione del Piano di assistenza personalizzato.
Ma oltre al nuovo fondo, sono molte le misure pensate appositamente per gli anziani nel periodo estivo, di solito quello più delicato per chi è solo e non in buona salute. Le vacanze anziani sono sempre partecipate: quest’anno sono circa 650 i partecipanti, di cui quasi 500 coloro che si recheranno al mare nelle varie località proposte, dalla Versilia alla costa romagnola e marchigiana. Rimangono attivi anche i Centri dell’età libera (26 con 5000 iscritti) e per chi si vuole dedicare alla terra ci sono gli orti sociali: 900 in totale di cui 800 agli anziani, dislocati nei vari quartieri. Sono 200 invece i ‘ricoveri di sollievo’ nella Rsa dal primo maggio ad oggi per gli anziani non autosufficienti: si tratta di ricoveri prettamente estivi finalizzati ad offrire alla famiglia l’opportunità di alleggerire per un periodo di tempo determinato lo stress e l’impegno di cura, per un massimo di 60 giorni l’anno, ripetibili annualmente.
“Sempre per quanto riguarda i non autosufficienti – ha spiegato l’assessore Funaro – è attivo un servizio di sorveglianza, tramite un operatore di Montedomini che telefona a chi viene segnalato dal medico curante o dai servizi sociosanitari. Continua inoltre il progetto ‘Soli mai’ (05523391): una rete di associazioni di volontariato che settimanalmente per alcune ore offrono volontari formati per fare compagnia all’anziano che ha chiesto aiuto”. “Il Comune – ha concluso Funaro – non lascia sole le persone più fragili che soprattutto in estate possono avere le situazioni di salute più delicate. Rinnoviamo a tutti gli atteggiamenti di prudenza da mettere in atto, dal non uscire nelle ore più calde a bere più spesso e mangiare alimenti leggeri. Rilanciamo anche l’appello ai medici di famiglia e agli operatori sociosanitari a segnalarci le situazioni più gravi in modo da poter intervenire tempestivamente”.