Firenze – La Procura fiorentina ha aperto un’inchiesta nei confronti di un’associazione per delinquere, dedita, secondo quanto emerge, all’autoriciclaggio, alla messa in atto di delitti tributari nonché all’appropriazione indebita. Una valanga di perquisizioni, personali, domiciliari e locali sono state messe in atto nelle province di Firenze, Napoli e Livorno.
Al centro dell’indagine della Dda, un duo italo-albanese, due uomini accusati di avere promosso e costituito un sodalizio che, a partire dal 2012, avrebbe portato all’acquisizione e all’affitto di ben 31 attività di ristorazione, perlopiù situate nel centro storico, due alberghi, attività di noleggio auto, oltre a un’attività per la produzione della birra. il tutto per un totale di oltre 13 milioni di euro investiti.
I guadagni illecitamente acquisiti, sarebbero finiti non solo nell’apertura di nuove attività, ma anche in beni di lusso . Inoltre, sarebbero state acquisite anche quote della società dilettantistica Ischia Calcio, il cui legale rappresentante, l’ex viola Giuseppe Taglialatela, sarebbe anch’egli finito nell’inchiesta.
Le 23 perquisizioni che sono avvenute stamane fra Firenze, Livorno e Napoli, sono state attuate, su delega della Procura, dai finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di Firenze, con il supporto dello Scico, del comando provinciale di Napoli e delle unità cinofile dei gruppi di Bologna, Rimini e Firenze; nel contempo, la Procura speciale contro la corruzione e la criminalità di Tirana, nell’ambito di una squadra investigativa comune costituita con il coordinamento di Eurojust, ha disposto l’esecuzione di perquisizioni in Albania, a Valona, Tirana, Durazzo e Elbasan, a cura del National Bureau of Investigation.