Firenze – Non solo carne italiana, anzi :il 40 per cento della carne che finisce sulle tavole degli italiani, proviene da allevamenti esteri.
Ed é da questo dato, che vale anche per l’Unione Europea, che deriva la richiesta della Coldiretti di estendere il divieto dell’uso preventivo di antibiotici nei mangimi medicati anche agli allevamenti da cui provengono le carni importate nell’Unione Europea.
E’ ciò che dice la Coldiretti nel commentare positivamente l’esplicito divieto a livello Ue dell’uso preventivo di antibiotici nei mangimi medicati frutto di un accordo tra Europarlamento, Consiglio Ue e Commissione europea per frenare il fenomeno dell’antibiotico-resistenza.
“Con queste norme l’Unione Europea – sottolinea la Coldiretti – si pone all’avanguardia nel mondo per garantire i migliori standard di qualità e sicurezza alimentare che vanno difesi con un adeguato sostegno finanziario alla Politica Agricola Comune in corso di riforma ma anche con norme di trasparenza che consentano ai consumatori di riconoscere dall’etichetta l’origine dei prodotti acquistati per fare scelte di acquisto consapevole”.
Del resto, concludono dalla Coldiretti, l’Italia ha avviato da tempo il percorso di riduzione dell’uso di antibiotici m aimporta quasi il 40% della carne consumata, anche da Paesi extracomunitari che non rispettano gli stessi standard.