Firenze – Il decreto ‘Semplificazioni e governance’ del 2021 ha introdotto, da gennaio 2022 un canone forfettario di 800 euro per gli operatori che forniscono servizi di pubblica utilità di reti e infrastrutture di comunicazione elettronica. Il provvedimento da un lato penalizza l’autonomia impositiva degli enti locali, riducendo gli importi per le amministraizoni comunali, con ricadute sui conti dei comuni che avevano previsto tariffe di importo più elevato per le occupazioni di suolo con queste infrastrutture, ma in compenso consente ai comuni di mantenere un controllo sulla localizzazione degli impianti.
E’ questo, in sintesi, lo spirito della risposta che l’assessora Cecilia Del Re consegna al questio time posta dal consigliere del Pd Enrico Conti, che riguardava il Programma comunale degli impianti radio trasmissivi e il primo Regolamento del Comune di Firenze per l’installazione e il controllo degli impianti radioelettrici, approvato dal Consiglio comunale a ottobre 2021, che contiene norme più restrittive e tutelanti rispetto alla normativa nazionale vigente, presidiata finora dagli organi competenti a rilasciare il proprio parere a partire da Arpat, Enac e Soprintendenza: il regolamento fissa infatti ulteriori ‘paletti’ di tutela, in collaborazione con i gestori, per un corretto inserimento ambientale e paesaggistico dei nuovi impianti.
“Il nuovo canone forfetario per l’installazione di impianti da parte degli operatori telefonici previsto dal decreto ‘Semplificazioni e governance’, se da un lato può comportare una riduzione delle entrate per i comuni, dà modo tuttavia all’amministrazione di mantenere un controllo nella definizione della localizzazione di tali impianti sul territorio comunale, risultando ora per il privato più conveniente rivolgersi prima al pubblico che al privato”, ha rispostol’assessora all’Urbanistica e innovazione tecnologica Cecilia Del Re.
“Un passo avanti nella logica del regolamento che abbiamo approvato a ottobre scorso – ha proseguito Del Re -, per garantire la massima tutela ambientale, paesaggistica e della cittadinanza rispetto all’installazione di impianti radio trasmissivi, assicurando al tempo stesso una razionale pianificazione della rete e la copertura del servizio, contemperando così i diversi interessi in gioco”.