Se Papa Benedetto XVI ha indetto l’Anno della Fede, concedendo l’indulgenza plenaria a quanti si recheranno nelle Chiese Cattedrali per un tempo di meditazione e preghiera, Firenze risponde non solo “aprendo” il duomo, ma attivando dei cammini di fede e arte in città. E d’altra parte, almeno a Firenze, non poteva che essere così, visto che, come ha voluto sottolineare lo stesso Arcivescovo, Cardinale Giuseppe Betori, “senza Dio la città di Firenze non esisterebbe, in quanto la Fede in Dio ha ispirato la bellezza d’arte di cui è piena la nostra città”. Per il Presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Franco Lucchesi “è una scommessa, che non sappiamo quali risultati otterrà, ma che andava attivata, non rivolta ai turisti ma ai fiorentini che vorranno, in questo anno, diventare pellegrini nella loro città”.
La stessa Opera, in collaborazione con la Diocesi ha per l’occasione realizzato quattro itinerari in forma di pellegrinaggio, denominati “Cammini di fede e arte a Firenze “, un volume illustrato, “Firenze Cristiana. Cammini di fede e arte” , curato da Mons. Timothy Verdon, e delle apposite schede, con preghiere e altri spunti per la meditazione, oltre a note storiche sui luoghi oggetto del pellegrinaggio, e ad una speciale Carta del Pellegrino.
La Carta del Pellegrino è nominativa e deve essere esibita all’ingresso di ogni tappa degli itinerari, dove viene apposto un bollino; da diritto all’ingresso ridotto nei luoghi dove è previsto un biglietto di entrata e a delle agevolazioni (sconti o omaggi) presentando presso il Centro Arte e Cultura.
Punto di arrivo di tutti e quattro gli itinerari – che saranno attivi dal 1 febbraio – è comunque sempre e solo il duomo di Firenze dove, dopo aver compiuto il percorso sulle reliquie nella zona del tamburo, i pellegrini, con l’ausilio delle guide e dei libretti, potranno raccogliersi in meditazione e preghiera di fronte all’altare allestito nella navata principale con il Polittico di Santa Reparata (bottega di Giotto, 1305 ca.), ricevendo l’indulgenza plenaria, secondo le normali condizioni di penitenza e comunione concesse dal Santo Padre.
“L’incontro con il nostro patrimonio – scrive il Cardinale Giuseppe Betori nella prefazione del volume – favorirà un’esperienza della fede non solo come sistema ma come dono, suscitando in chi si apre al messaggio delle opere una risposta di gratitudine. Ognuna delle visite vuole condurre il visitatore al raccoglimento e all’orazione”.
La maternità di Maria è il primo dei quattro itinerari che unisce idealmente i luoghi della devozione mariana, a partire dalla Santissima Annunziata, il maggiore santuario mariano di Firenze, per terminare alla Porta della Mandorla del Duomo, capolavoro di Nanni di Banco e di maestri di più generazioni tra cui Donatello.
Il secondo percorso, Le cattedre dei Vescovi, ha come tema le chiese che hanno ospitato la Cattedra vescovile. Da San Lorenzo, scelta come prima cattedrale di Firenze da San Zanobi (398-429), alla chiesa di San Salvatore al Vescovo, sul retro del Palazzo Vescovile, passando per il Battistero e Santa Reparata, fino al grandioso edificio del Duomo di Firenze.
Il terzo cammino è un viaggio nei Luoghi della carità a Firenze: da Orsanmichele, l’edificio che meglio rappresenta la carità nell’esperienza cristiana, con la Madonna delle Grazie di Bernardo Daddi (1347), al Campanile di Giotto.
I segni della presenza degli ordini religiosi sono il tema del quarto e ultimo itinerario, Uomini di Dio al servizio della città, che aiuta a comprendere come le diverse spiritualità hanno dato origine a profonde esperienze cristiane collegate alle vicende storiche della città.
Il volume di Timothy Verdon, direttore del Museo dell’Opera e dell’Ufficio dell’Arte Sacra dell’Arcidiocesi Fiorentina, (Editore Mandragora, 196 pagine, 113 illustrazioni, lingua italiana, €18,00) presenta invece altri 7 itinerari: I monumenti di piazza Duomo, i Cenacoli, la Carità, il Convento di San Marco e Beato Angelico, un percorso Mariano e i Tabernacoli viari, quest’ultimo a cura di Bruno Santi. Il volume è arricchito di brani tratti sia dalla Bibbia che da documenti di magistero ecclesiale, selezionati, da Don Filippo Belli e Mons. Andrea Bellandi.
i 5 depliant in lingua italiana: uno introduttivo e quattro sui singoli itinerari e la carta del pellegrino sono a disposizione gratuitamente presso il Centro Arte e Cultura dell’Opera in piazza San Giovanni 7, dove dovranno essere ritirati prima di iniziare gli itinerari.
Per informazioni www.operaduomo.firenze.it oppure OPA – Centro Arte e Cultura, tel. 055 282226, e.mail: artecultura@operaduomo.firenze.it.