Le ultime vicende finanziarie che hanno fatto traballare l’intero sistema cooperativo e messo in discussione le capacità manageriali di più di un dirigente, hanno contribuito a produrre la decisione definitiva: la nascita di una università in grado di formare i futuri quadri coop sui temi della finanza e della globalizzazione.
Dalle società di mutuo soccorso al turbocapitalismo, la metamorfosi del mercato e dell’economia, teoricamente guardando sempre alla stella polare dei valori sociali, è stata veloce e stravolgente. Parola d’ordine dunque o si cambia o si muore.
Intanto però si cerca di sopravvivere magari rinascendo; per questo con la piena operatività dell’Alleanza delle cooperative, nel 2017 nascerà anche un’Università per formare il management del futuro. E’ la novità cui stanno lavorando le tre centrali Agci, Confcooperative e Legacoop che confluiranno in Aci (emersa nel corso della presentazione della nuova Coop Alleanza 3.0).
Una struttura di alto livello creata grazie agli strumenti delle tre centrali che studiano l’economia sociale ; a partire dai tre centri studi che producono bollettini sull’andamento economico delle coop o enti come la fondazione Barberini che organizza convegni e stampa libri specifici.
In queste “Frattocchie 3.0” la crescita dei dirigenti avverrà grazie ad un rapporto con gli atenei e ad un livello interno di perfezionamento. Affinché la leadership del futuro non venga più colta impreparata.