Firenze – Se il Natale è alle porte, il presepe comincia ad aprire i battenti. E sono tanti, tantissimi, i Presepi degni di essere visitati in Toscana, in un percorso che si snoda dalla Lunigiana fino alla Maremma, dal momento che è proprio il Presepe una delle più autentiche forme della devozione popolare. A partire da domenica 8 dicembre, torna così la sesta edizione di ‘Terre di presepi’, iniziativa patrocinata anche dalla Regione che raccoglie 7mila rappresentazioni in 100 località toscane, tra presepi artistici, viventi, mostre o vie appositamente dedicate che daranno vita a un ideale itinerario a tappe.
Tutte rappresentazioni di particolare rilievo e curate nei dettagli. Cinque di queste, provenienti da Cerreto Guidi, Castelfiorentino, Forcoli e San Miniato, hanno catturato l’attenzione del Dicastero delle nuove evangelizzazioni della Santa Sede e saranno esposte a partire dal 9 dicembre alla mostra ‘100 Presepi in Vaticano’. Il ‘presepe ecologico’, che si illumina pedalando su una bicicletta, è realizzato dai presepisti di Castelfiorentino ed è stato inaugurato il 24 novembre a San Miniato da uno dei ciclisti italiani più vittoriosi di sempre come Francesco Moser.
Tutta la Toscana è coinvolta: dalla Lunigiana, con l’unicità del presepe vivente di Equi Terme, al primo presepe meccanizzato d’Italia a Pallerone, agli oltre 300 presepi di Regnano, fino in Garfagnana con Pieve Fosciana, Coreglia Antelminelli, Ghivizzano, Bagni di Lucca, Pescaglia e tutte le località della valle dei presepi. Ed ancora, in lucchesia, nel pistoiese, nel pratese (Borgo della Rocca a Montemurlo, Oste, Vergaio, Campi Bisenzio), fino alle porte di Firenze (Lecore, San Miniato a Signa e la parrocchia dei Bassi in via dell’Argingrosso). Ruota, Nicosia di Calci, Tre Colli e Calci hanno creato un ‘anello presepiale’ intorno al Monte Serra che prosegue nel pisano passando per San Giovanni alla Vena, Calcinaia, Pontedera, Cascina, Pisa, Forcoli, Legoli, Usigliano di Lari, Casciana Terme, Riparbella. Lungo l’Arno ci sono anche San Romano, Cigoli, San Miniato, le vie dei presepi di Iano e di Marti, le realtà emergenti di Roffia e San Miniato Basso. Poi la Valdelsa (Castelfiorentino, Certaldo, San Casciano Val di Pesa) fino al presepe della Stazione di Siena e oltre, verso sud, facendo tappa a Sarteano e Sorano, Trevinano, Monteleone d’Orvieto. Senza trascurare Petroio, Cerreto Guidi, Sovigliana, Fucecchio, Montopoli, San Giovanni Valdarno, Gricignano, Sansepolcro, Le Ville.
Chi vorrà potrà visitarli come tappe di un percorso e, attraverso la ‘Credenziale del Pellegrino Presepista’, documentare il proprio viaggio attraverso i timbri apposti dalle realtà presepiali accreditate. Chi completerà l’itinerario riceverà la ‘Compostela’ presepiale, consegnata in occasione della Rassegna finale dei cori parrocchiali e delle corali di Terre di Presepi il prossimo 19 gennaio 2020 a Badia San Savino nel comune di Cascina, aperta a tutti.
Terre di Presepi, come ricorda il coordinatore dell’iniziativa Fabrizio Mandorlini, “muove da anni più di un milione di visitatori in un mese attraverso i presepi. Numeri importanti che permettono di valorizzare tanti piccoli borghi e paesi ed animare cittadine durante il periodo natalizio. Un movimento che necessita di diventare anche una proposta di turismo sostenibile inserita in una programmazione. La credenziale del presepista pellegrino e la costituzione dei presepi in magioni scandiscono e ripropongono il tema del cammino come percorso a tappe. Un percorso autonomo ma che durante il tempo di Natale diventa il più importante strumento di valorizzazione lungo la via Francigena, la Romea Strata e le altre vie di camminamento. Partendo dalla Lunigiana fino ad Acquapendente, si possono scandire città e paesi con altrettanti presepi importanti da visitare percorrendo la Francigena, lo stesso per quanto riguarda la parte toscana della Romea Strata”.
Foto: Pescia, presepe vivente sul fiume, natività sotto il ponte, http://terredipresepi.blogspot.com/