Dopo il Decreto Milleproroghe, i parlamentari reggiani del Pd Andrea Rossi, Graziano Delrio e Antonella Incerti hanno scritto questa lettera a tre mani lamentando la sottrazione a Reggio di quasi 18 milioni di euro:
“La qualità delle nostre periferie è la carta d’identità della società che vogliamo. Il decreto Milleproroghe, votato con fiducia dalla Camera, ha dato un colpo mortale alla riqualificazione del nostro territorio urbano. Basti pensare che ben 96 sindaci, di variegato colore politico, hanno messo in campo una iniziativa per riappropriarsi di luoghi, di parchi e pezzi di città utili alla riqualificazione o al “rammendo” – per adoperare il termine usato da Renzo Piano – del nostro patrimonio urbano.
Uno di questi luoghi a Reggio Emilia è l’ex fabbrica delle Reggiane. Sorta nel 1904 si estende su una superficie di circa 26 ettari nel quartiere Santa Croce. Le Reggiane, si trovano a poche centinaia di metri dal cuore della città e solo grazie alla possibilità di investimenti pubblici questi capannoni possono ritrovare la loro riqualificazione e connessione con il tessuto cittadino, culturale, economico e sociale della città del Tricolore. Fondamentali in tal senso sono stati gli investimenti che in questi anni sono stati messi in campo in modo significativo dal Ministero delle Infrastrutture, dalla Regione e dal Comune, attraverso una sinergia di intenti e una visione comune.
In particolare, il Comune ha attivato un Programma di Rigenerazione Urbana (PRU) denominato ReggianeSanta Croce, con questo si intende governare un’idea complessiva di città e non si limita alla materia urbanistica in senso stretto. Il totale delle risorse finanziarie del PRU ammonta a oltre 53 milioni euro, 17 milioni e 800 mila dei quali frutto dalla convenzione sottoscritta dal sindaco Luca Vecchi coi governi Renzi-Gentiloni. Soldi immediatamente spendibili se non vi fosse stato il decreto Milleproroghe a bloccare tali stanziamenti.
Come deputati reggiani del Partito Democratico abbiamo presentato un ordine del giorno con una richiesta precisa al governo: non disperdere la progettualità di Reggio Emilia per non vedere bloccate le concrete possibilità di miglioramento legate alla rigenerazione urbana e all’aumento della sicurezza, in un’area strategica della nostra città. La maggioranza Lega e M5S, con i suoi parlamentari reggiani in testa, ha votato contro. Un atteggiamento incomprensibile, animato da furia demolitrice e figlio di logiche che sicuramente non incontrano il bene di Reggio Emilia. A costoro non importa nulla dei problemi delle città ma evidentemente interessa solo il potere”.