Repetita iuvant dicevano i latini. Ma il rischio copiatura o mancanza di originalità, ai tempi delle immagini reiterate e delle fonti irrintracciabili e indistinguibili, è dietro l’angolo. E così il professionista ha voluto trovare il pelo comunicativo nell’uovo di un’iniziativa salutata comunque favorevolmente da molte parti. Ovvero lo slogan “Reggio Emilia città delle persone” che campeggia sull’Asp (Azienda servizi alla persona), la super società di gestione degli anziani nata dalla fusione di Rete e Osea.
Il pubblicitario in questione è Stefano Salsi, ex presidente provinciale delle Acli e grande animatore una tantum di serate (oggi un po’ fuori moda) passate in allegria sulla sua terrazza frequentata da sindaci e amministratori che sono stati anche i suoi temporanei datori di lavoro. Nel senso che basta sfogliare i tabulati delle consulenze dell’ente pubblico per vedere come in molte occasioni, sindaco Graziano Delrio, il suo studio abbia ricevuto importanti commesse. A chiamata diretta.
Orbene questa volta Salsi, che non è mai stato troppo pungente col sistema di maggioranza, ha rotto gli indugi e, con fare garbato come suole utilizzare, ha postato questa comparazione di slogan:
“Maggio 2007
Il Comune di Reggio Emilia riflette sulla propria identità, su cosa vuole essere, su come vuole presentarsi ai reggiani. Decide un posizionamento. Crea lo slogan “Reggio Emilia città delle persone” (payoff in termini tecnici) che accompagnerà da allora lo stemma del Comune ogni volta che questo sarà visibile. Nel tempo viene rifatta la segnaletica degli uffici, la carta intestata, tutta la modulistica, il sito web. Insomma dappertutto Reggio Emilia è la città delle persone. E’ una scelta che può piacere o meno, qualcuno rimpiange la città del Tricolore, qualcuno la critica, a molti piace. E’ comune una scelta.
Ottobre 2015
Nasce a Reggio una delle strutture di servizi socio-assistenziali più importanti d’Italia. Con un lampo di genio impareggiabile la chiamano “Reggio Emilia Città delle persone”. Dunque il payoff che troviamo negli uffici comunali e su migliaia di comunicazioni del Comune è identico al nome della nuova Asp che gestirà la maggior parte del welfare locale.
Recandosi all’anagrafe, capiranno i reggiani di non essere finiti per errore all’ospizio? #reggioemiliacittadellapensione”
Insomma al Salsi gli slogan comunali, specie se non frutto del lavoro del suo studio, piacciono poco. Per non parlare se estrapolati direttamente dal periodo d’oro delle giunte Delrio e schiaffati, sic et simpliciter, in questo periodo amministrativo di vacche decisamente più magre.