Anagrafe, straordinari “obbligatori” per smaltire gli arretrati

Firenze – Arretrati dell’ufficio anagrafico, che succede? … Se sul punto c’è da discutere, come rilevano i sindacati, la questione è stata sollevata da un “dispongo”, vale a dire un ordine di servizio, con cui la dirigenza dell’unità operativa complessa che si occupa degli atti anagrafici dei cittadini fiorentini, ha disposto delle ore di straordinario “obbligatorie” per i lavoratori “nominati”, all’interno di una “programmazione” adottata per smaltire gli atti accumulatisi. Insomma, sotto la spinta delle prossime elezioni amministrative e per assicurare a tutti i cittadini la possibilità di esplicare concretamente il proprio diritto al voto, i vertici dell’ufficio comunale hanno dato disposizione di  aumentare le ore di straordinario, sebbene siano concessi, ad esempio, cambi di turni con riguardo alle varie situazioni dei dipendenti.

Fin qui, sembrerebbe tutto normale, anche se la questione in punto di principio rimane, dal momento che, pur con un gran dispendio di energie da parte degli operatori, si è giunti al momento di dover in qualche modo “costringere” i lavoratori ad aumentare un ritmo già molto sostenuto. Il problema è stato posto dalla Rsu comunale, che ha indirizzato una nota alla dirigenza ponendo le seguenti osservazioni: intanto, dal momento che si parla di programmazione di attività di recupero dell’unità operativa complessa in tema di iscrizioni e mutazioni anagrafiche, l’Rsu osserva che, essendo l’istituto del lavoro straordinario una forma di lavoro eccezionale, non può, in quanto tale, essere programmato per mesi ed imposto a tutto il personale in servizio; in secondo luogo, afferma che occorre valutare se gli arretrati che si sono accumulati non siano in qualche modo attribuibili a carenza di personale e ai nuovi strumenti informatici utilizzati, dal momento che se ciò risultasse, andrebbe svolta non un’azione di “straordinario spinto”, bensì andrebbero individuate misure strutturali, come, ad esempio il potenziamento della pianta organica (nuove assunzioni); infine, continua l’Rsu, sarebbe stato opportuno valutare le disponibilità del personale circa il lavoro straordinario, da effettuare su base volontaria e tenendo conto delle necessità dei singoli dipendenti. In conclusione, l’Rsu chiede la sospensione del provvedimento e la sua immediata convocazione per un confronto. 

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