Firenze – Stoppato dal Tribunale di Firenze il reclamo del Ministero dell’Interno contro la decisione di un giudice che, a seguito del rifiuto dell’iscrizione da parte del Comune di Scandicci, aveva autorizzato un somalo richiedente asilo a presentare domanda di iscrizione all’anagrafe dello stesso Comune. Gli uffici comunali avevano rifiutato la domanda in base alle recenti norme del “Decreto sicurezza”. Il ricorso del Ministero è dello scorso marzo. Il Tribunale fiorentino ha bocciato il reclamo del Ministero su una questione di legittimazione, confermando il primo verdetto, che era scaturito dal ricorso dell’avvocato Noris Morandi dell’Associazione studi giuridici sull’immigrazione.
Il Tribunale di Firenze ha confermato dunque la bocciatura del reclamo ministeriale dal momento che, secondo i giudici, il Ministero non aveva “legittimazione” ad impugnare perché non partecipò al primo grado. Infatti l’intervento avrebbe potuto essere attuato volontariamente ” nel processo di prima fase, e in tal caso sarebbe stato legittimato a proporre il reclamo”, secondo quanto hanno scritto i giudici. Il Viminale dovrà corrispondere 2767 euro di spese legali allo Stato per il gratuito patrocinio del somalo.