Firenze – Una vera e propria battaglia di civiltà, quella che ha visto una soluzione positiva oggi, mercoledì 4 ottobe, con la sottoscrizione dell’accordo tra Comune di Firenze, Casa circondariale Sollicciano – Gozzini e Istituto penale per i minorenni di Firenze, per le questioni legate all’anagrafe, fra cui carte d’identità, residenza, cittadinanza ecc. Il protocollo è stato siglato oggi in Palazzo Vecchio alla presenza dell’assessore all’Anagrafe Titta Meucci, del garante dei detenuti Eros Cruccolini, della direttrice del carcere di Sollicciano Antonella Tuoni, del direttore della Casa circondariale Gozzini Vincenzo Tedeschi e della direttrice dell’Istituto Penale per i Minorenni Antonia Bianco.
Un accordo fortemente sostenuto dall’assessore Meucci , che giunge a seguito del lavoro svolto dal tavolo con il Garante dei diritti dei detenuti e i direttori degli istituti penitenziari. L’atto è volto a trovare soluzioni operative per il rilascio dei documenti e l’iscrizione anagrafica delle persone detenute. Il significato dell’accordo è stato spiegato da Meucci: “Con questo atto vengono formalizzate e riorganizzate le procedure per l’iscrizione anagrafica dei detenuti, nel rispetto della normativa sull’ordinamento penitenziario. Viene inoltre disciplinato l’accesso dei dipendenti dell’anagrafe nei tre istituti, che avverrà con cadenza mensile per far fronte ai relativi adempimenti, come da esigenze manifestate dai direttori. Il protocollo arriva a seguito del lavoro svolto dal tavolo tecnico, che ha affrontato in particolare il tema dei documenti di identità per i detenuti, sia italiani che stranieri, che non ne sono in possesso”.
“Come Garante dei diritti delle persone private della Libertà personale – ha detto Eros Cruccolini – rappresento la voce delle persone ristrette che ringraziano per questo protocollo che diminuisce le nostre ansie e ci dà più sicurezze per il futuro”.
“L’accordo siglato in data odierna – ha detto la direttrice Antonella Tuoni – costituisce un importante risultato di cooperazione e condivisione fra Amministrazione comunale fiorentina e Amministrazione penitenziaria in una materia particolarmente delicata quale quella anagrafica in ambito penitenziario ed in particolare nel carcere di Sollicciano”.
“Il raccordo tra l’Anagrafe e gli istituti penitenziari – ha detto il direttore Vincenzo Tedeschi – si configura come un importante punto di partenza per fornire ai detenuti sprovvisti di residenza o documento un supporto finalizzato alla regolarizzazione delle loro posizioni, trattandosi della condizione necessaria per il reinserimento sul territorio. Tale nuova prassi potrà rivelarsi di ausilio anche ai numerosi stranieri che, stante la vigente normativa, risultano particolarmente penalizzati. Riconoscendo al Comune di Firenze il valore di questo innovativo e coraggioso progetto, si auspica che analoghe iniziative possano essere esportate anche in altre realtà territoriali”.
“L’accordo sottoscritto oggi – ha detto la direttrice Antonia Bianco – segna un importante passo in tema di riconoscimento dei diritti e, nello specifico dei minorenni, del diritto alla registrazione e all’identità sanciti dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Un accordo che denota attenzione e sensibilità non scontate nei confronti delle persone detenute da parte della giunta comunale. Esprimo quindi un sentito ringraziamento a tutti coloro che da anni hanno lavorato a questo importante accordo, a chi lo ha approvato e fortemente voluto e caldeggiato, in particolare l’assessore Elisabetta Meucci e il Garante comunale per le persone private della libertà Eros Cruccolini che, in dirittura d’arrivo, hanno ritenuto poterne estendere i benefici anche ai ragazzi dell’Istituto penale minorile di Firenze”.
Ai dipendenti comunali che svolgono funzioni di ufficiali di anagrafe è assicurato l’accesso all’Istituto nel rispetto delle disposizioni dell’Ordinamento penitenziario. L’ufficio anagrafe del Comune di Firenze, in collaborazione con l’Istituto, assicurerà un giorno di presenza mensile per assicurare ai detenuti il rilascio di documenti o fornire informazioni di carattere anagrafico.