Grosseto – Anche Amnesty International Grosseto sarà in piazza Rosselli mercoledì 16 ore 17.30 a sostegno dei diritti umani del popolo palestinese.
“In un comunicato di Riccardo Noury di Amnesty International Italia si legge che Amnesty ha registrato la completa mancanza di volontà da parte d’Israele e di Hamas di indagare sulle violazioni del diritto internazionale umanitario: gli attacchi contro obiettivi civili, il danneggiamento o la distruzione di abitazioni private, di centri sanitari o infrastrutture, per non parlare di quella che è la violazione permanente che accompagna da anni le popolazioni civili palestinesi e israeliane: la paura”. Con queste parole inizia la nota di Marzia Maestrello, responsabile Amnesty international Grosseto, con la quale si annuncia la partecipazione del gruppo Amnesty di Grosseto alla manifestazione in programma domani 16 luglio, mercoledì in piazza Rosselli, a sostegno del popolo palestinese.
“Noi di Amnesty International Grosseto ci uniamo alle parole di Egidia Berretta, madre del compianto Vittorio Arrigoni – conclude la nota – , che di fronte alla tragedia del popolo palestinese scrive : “Rifletteteci un attimo, sarebbe come se l’esercito italiano per catturare un pericoloso boss mafioso, iniziasse a bombardare pesantemente il centro di Palermo.” “Per i lutti che abbiamo vissuto, prima ancora di italiani, spagnoli, inglesi, australiani, in questo momento siamo tutti palestinesi. Se solo per un minuto al giorno lo fossimo tutti, come molti siamo stati ebrei durante l’olocausto, credo che tutto questo massacro ci verrebbe risparmiato. Restiamo umani”.
Ondate di attacchi aerei israeliani a volte mirati ma non poche volte indiscriminati hanno causato numerosi morti (oltre 170, tra cui una trentina di minorenni e bambini, e un migliaio di feriti); dall’altro, centinaia di razzi palestinesi, che di per sé non possono che essere imprecisi e deliberatamente diretti contro obiettivi civili israeliani – sottolinea la nota di Amnesty International Grosseto – , hanno provocato almeno 20 feriti e danni a molte abitazioni. Mentre Israele minaccia una massiccia invasione da terra e Hamas di tirare fuori dai suoi sotterranei missili ad ancora più alta gittata, Amnesty International ha chiesto alle Nazioni Unite di disporre un’indagine internazionale sui crimini commessi dall’avvio dell’operazione “Confine protetto”.
Le potenze del mondo non possono più stare a guardare, limitandosi ad appelli alla “moderazione”, mentre giorno dopo giorno si susseguono crimini di guerra. Qualsiasi richiesta di cessate il fuoco rischierà di essere inutile se,
anche questa volta, non si perseguiranno gli autori di questi crimini.