Un protocollo di intesa fra l’Associazione Notarile di Reggio Emilia, DarVoce ed il Tribunale di Reggio Emilia per il progetto provinciale “Non più soli” a favore della figura dell’amministratore di sostegno. L’accordo è stato siglato pochi giorni fa da Umberto Bedogni, presidente dell’associazione DarVoce che gestisce il centro di servizio per il volontariato, Valentina Rubertelli presidente dell’associazione notarile e da Francesco Maria Caruso, presidente del tribunale reggiano.
Da 20 mesi in tribunale è aperto uno sportello (tra i pochi in Italia) che offre informazioni e accompagna i cittadini verso l’amministratore di sostegno. Frutto del progetto “Non più soli”, lo sportello è seguito da volontari coordinati da DarVoce che spesso ricorrono all’intervento professionale del notaio e delle sue consulenze. Per questo motivo, e considerato l’interesse dell’associazione reggiana dei notai, si è arrivati ad un importante risultato: un protocollo di intesa per la collaborazione fra i notai e lo sportello dell’amministrazione di sostegno presso il tribunale di via Paterlini.
Come si svilupperà? Quando i volontari dello sportello si troveranno ad aver necessità di informazioni tecnico-notarili, potranno contattare i referenti dell’Associazione Notarile, sia per prime informazioni di base sia per consulenze più mirate e dettagliate da parte di notai iscritti all’associazione, così da ottenere risposte esaurienti e poter eventualmente programmare i percorsi successivi.
L’accordo ha valore sino alla fine del 2016. Al termine di questo periodo, le parti lavoreranno ad una nuova convenzione, sulle basi dell’esperienza trascorsa.
Chi è l’amministratore di sostegno
L’amministratore di sostegno è una figura istituita con la legge 6 del 9 gennaio 2004, a tutela di chi, pur avendo difficoltà nel provvedere ai propri interessi, non necessita comunque di ricorrere all’interdizione o all’inabilitazione. E’ l’amministratore delle persone dichiarate non autonome, anziane o disabili. Viene nominato dal giudice tutelare e scelto, dove è possibile, nello stesso ambito familiare dell’assistito. Possono diventare quindi amministratori di sostegno il coniuge o il convivente stabile, un familiare, un volontario, associazioni o fondazioni, operatori dei servizi.
Info al sito www.nonpiusoli.org.