Amministrative, Cgil, Cisl e Uil lanciano il Manifesto del lavoro ai candidati

Firenze – Il titolo è “Programma di lavoro per le città nell’Area Metropolitana”. Si tratta di un vero e proprio Manifesto su cui i sindacati chiedono un confronto ai candidati alle prossime amministrative per “costruire un percorso condiviso”. Cinque i punti fondanti: contrastare il lavoro povero e precario, promuovere le infrastrutture come condizione indispensabile per lo sviluppo, rilanciare la sicurezza sui luoghi di lavoro, rafforzare il settore socio-sanitario con interventi mirati, fiscalità più equa, sostenere politiche per i giovani. Le richieste, spiegano da Cgil, Cisl e Uil Firenze sono “lanciate” non solo ai candidati sindaco, ma anche all’attenzione dell’opinione pubblica e alle forze politiche.

Il manifesto è stato illustrato stamani presso la Camera del Lavoro di via Borgo dei Greci a Firenze da Paola Galgani, Segretaria generale Cgil Firenze, Roberto Pistonina, Segretario Generale Cisl Firenze-Prato e Paola Vecchiarino, Responsabile Uil Area Metropolitana Firenze.

Il programma di lavoro che riguarda le città nell’Area Metropolitana vede esplicitati i 5 punti fondanti in una sorta di elenco delle priorità: 

il LAVORO come principale condizione di dignità della persona e della comunità in cui essa vive. 

  • Un impegno comune al contrasto al lavoro povero e per l’applicazione dell’equo compenso sancito dai CCNL per tutte le tipologie contrattuali e in tutti i settori economici della città.
  • Confermare l’impegno perché gli appalti pubblici vedano l’applicazione dei CCNL firmati dai sindacati maggiormente rappresentativi e strettamente attinenti alle specifiche lavorazioni dell’appalto e di clausole sociali stringenti nei cambi appalto.
  • Rilanciare un impegno comune per la sensibilizzazione e prevenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
  • Favorire nel sistema economico tutti gli investimenti che incrementino il tasso di know how diffuso sul territorio e che qualifichino le condizioni di lavoro contrastando l’illegalità e lo sfruttamento.

INFRASTRUTTURE come condizione indispensabile per lo sviluppo sostenibile e per migliorare la qualità della vita cittadini.

  • Incoraggiare le pratiche del riciclo e stimolare il mercato del riutilizzo delle materie raccolte.
  • Diffusione della banda larga e ulteriore espansione del trasporto pubblico su rotaia come elemento portante della mobilità metropolitana e come sviluppo di potenzialità occupazionali.

3) SOCIOSANITARIO come chiave per la coesione sociale.

  • Rafforzare l’integrazione socio sanitaria tra ospedale e territorio incrementando l’assistenza domiciliare, investendo nelle SDS quale luogo più vicino a dove si svolgono i servizi, incrementando i servizi territoriali quali le case della salute, sviluppando ulteriormente cure intermedie e residenzialità leggera nelle RSA.
  • Recupero degli immobili pubblici per rispondere all’emergenza abitativa attraverso alloggi erp, affitto calmierato e social housing.
  • Incentivare l’offerta scuola infanzia 0/6 anni come parte del percorso educativo e aumentare i servizi extra scolastici.
  • Favorire le Politiche dell’accoglienza e dell’integrazione, anche sostenendo le realtà che svolgono queste delicate funzioni sul territorio.

4) TASSE E TARIFFE per l’equità sociale.

  • Rispetto del principio di equità e progressività sulle tariffe comunali, conferma delle fasce di esenzione e lotta all’evasione fiscale utilizzando a pieno gli strumenti e le informazioni in possesso delle amministrazioni.

5) POLITICHE GIOVANILI per il futuro.

  • Sostenere progetti di contrasto all’abbandono scolastico e per l’inserimento lavorativo.
  • Attenzione sempre maggiore all’individuazione e al sostegno di luoghi di socializzazione, di espressione e cittadinanza attiva.
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