Ambiente: pronto il piano d’emergenza in caso di incidente alla Toscochimica

Prato – È pronto il piano d’emergenza, come previsto dalla legge Seveso, in caso di incidente alla Toscochimica, la storica azienda di San Giorgio a Colonica che commercia e distribuisce prodotti chimici per l’industria.

La direttiva “Seveso III” e il decreto legislativo di recepimento n. 105 del 26 giugno 2015, tra le varie disposizioni in materia di rischio ambientale, comporta anche l’obbligo di informare i cittadini nel caso in cui si dovesse verificare una fuoriuscita di materiale tossico ( in questo caso si tratterebbe dell’acido fluoridrico, che sebbene stoccato in piccole quantità,potrebbe causare,in caso di contatto con l’aria problemi respiratori).

E mercoledí 18 luglio alle ore 18 al Museo Pecci verrà presentato il piano di emergenza esterna per la Toscochimica, ovvero il Piano di Emergenza Esterno (PEE) relativo allo stabilimento Toscochimica del Macrolotto 2, elaborato in collaborazione fra il Comitato Tecnico Regionale, i vigili del fuoco, Arpat e la Prefettura che prevede la delimitazione di tre aree rossa, arancino e gialla calcolate in base alla distanza dalla sede dell’azienda.

Nel caso in cui si verifichi un incidente, l’area di rischio individuata intorno all’azienda si estende per un raggio massimo di 450 metri, al di fuori del quale il rischio per la popolazione è nullo; il massimo rischio si ha nella zona rossa, con raggio di 60 metri, mentre si ha rischio medio nella zona arancione, con raggio di 350 metri, come indicato nella “Mappa dei rischi e delle aree” della Protezione Civile del comune di Prato. All’interno dell’area di rischio non sono presenti abitazioni civili, ma esclusivamente stabilimenti aziendali.Coinvolto anche al Comune di Prato che dovrà realizzare  e presentare alla popolazione un piano in caso di emergenza.

Toscochimica è presente sul nostro territorio dal 1961, ed ha sempre operato in condizioni di massima sicurezza – commenta Simone Faggi, vicesindaco ed assessore alla Protezione Civile – Informare i cittadini è un nostro onere ed obbligo, ma i rischi concreti di un evento avverso sono veramente bassi, anche grazie alle stringenti precauzioni imposte dalla legge; la possibilità che ci siano fuoriuscite sono minime, l’azienda ha anche un piano interno, ma è un’ imposizione di legge a cui dobbiamo dare seguito”. “Questo perché lo stabilimento Toscochimica è l’unico sul territorio che rientra nelle casistiche indicate dalla Direttiva Seveso per via della presenza di serbatoi contenenti acido fluoridrico ed altre sostanze chimiche.”

“La legge Seveso – ha spiegato Sergio Brachi responsabile della Protezione civile – di fatto rende molto sicure le aziende, comunque il piano prevede la realizzazione di tre aree la rossa coincide con il sito produttivo, l’arancione copre un raggio di 350 metri e la gialla 450 metri. Gli abitati di Paperino e Santa Maria a Colonica e san Giorgio a Colonica non rientrano in questo raggio che coinvolge solo la zona industriale. Un’azienda rientrante nella Direttiva Seveso si può considerare più sicura di molte altre realtà, dato il numero di controlli ed adempimenti che deve rispettare rispondendone direttamente al CTR ed alla Prefettura.

“L’incontro di mercoledì è particolarmente importante per noi: informare i cittadini è la prima e più importante forma di prevenzione – ha dichiarato Emilia Quattrone, dirigente del Servizio Prevenzione e Sicurezza del Comune. – Il luogo dell’incontro sarà il Centro Pecci proprio per raggiungere gli abitanti più vicini alla ditta.”

All’iniziativa del 18 luglio prossimo organizzata  dal Comune e dalla Protezione Civile saranno presenti fra gli altri, la Prefettura, Arpat, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile ed i rappresentanti di Toscochimica che spiegheranno ai cittadini prevenzione e comportamenti da adottare, in caso di necessità grazie anche all’ausilio di un vademecum che verrà distribuito a tutti gli intervenuti al Pecci.

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