Cominciamo da Sicrea group spa, l’azienda nata per salvare i rami d’azienda sani delle coop edili in crisi e dove sono confluiti per esempio i rami delle Coop Muratori di Reggiolo ed Orion di Cavriago. In suo favore è arrivata la sottoscrizione di nuovo capitale sociale da parte di Parco, la finanziaria reggiana delle coop accompagnata da Coopfond e dalla modenese Sofinco. Questo significa più soldi in cassa e nuovi membri nel cda. Tra i nuovi amministratori Adriano Nicola, già in Parco dal 2012, per il quale “il gruppo Sicrea è proiettato verso i 110 milioni di fatturato e il consolidamento su tutto il territorio nazionale”.
Tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017 invece, Unieco dovrebbe saldare l’ultima tranche del piano ristrutturazione del debito mettendo fine alle esposizioni davanti a centinaia di fornitori. C’è un però, legato al giudizio che deve essere dato dal pool delle 13 banche creditrici verso le quali la coop è ancora esposta per 300 milioni di euro. (6 milioni di interessi passivi all’anno rispetto ai 9 del 2014). L’ultima parola, dicono, spetterebbe al Monte dei Paschi di Siena mentre gli altri istituti di credito avrebbero già dato l’avvallo.
Resta intatta, nella sua gravità, la situazione di Coopsette alle prese con la liquidazione coatta amministrativa; un centinaio di lavoratori hanno trovato prosecuzione nel loro lavoro ma sta finendo l’ammortizzatore sociale per oltre 300 ed il credito dei soci verso l’ormai ex colosso ed ex coop si attesta sui 10 milioni di euro.
Per finire con Tecton; la coop reggiana di costruzioni ha infatti raddoppiato i ricavi nel 2015 da 30 a 64 milioni ma il risultato è peggiorato con una perdita di 3,7 milioni di euro. Il rosso coop sarebbe dovuto alle svalutazioni, in particolare la partecipazione della stessa Tecton al Ccpl alle prese con la multa da 30 milioni di euro comminata alla controllata Coopbox.