Nessuna lacuna nella gestione dell’emergenza alluvione. E nessun sollecito arrivato al Comune di Parma per aggiornare il piano di Protezione civile, pur datato al 2007 e in fase di revisione. Il sindaco Federico Pizzarotti nel consiglio comunale di ieri ha respinto ogni addebito sull’esondazione del Baganza, tornando a puntare il dito contro il sistema delle allerte. Il tutto in attesa del consiglio monotematico sull’alluvione che ha colpito due quartieri di Parma il 13 ottobre scorso. Consiglio già calendarizzato per dieci giorni fa e quindi rinviato a data da destinarsi.
Il primo cittadino ha risposto comunque ad un’interrogazione del capogruppo Pd Nicola Dall’Olio, il quale ha più volte accusato l’amministrazione di aver ignorato i solleciti arrivati dalla prefettura per aggiornare il piano comunale di Protezione civile e di non aver attuato le misure previste in caso di emergenza. Così Pizzarotti: “Le comunicazioni cui si fa riferimento sono per quegli enti che non hanno un piano comunale. Non ci risulta pervenuta alcuna nota. Non c’è stata alcuna lacuna, la pianificazione ha consentito, nonostante il ritardo delle allerte, di mettere in atto tutte le misure necessarie”.
Diversa la lettura di Dall’Olio: “Le inadempienze ci sono state. Non è stato aggiornato il piano. Avete totalmente ignorato il documento di rischio idraulico sulla zona dell’inondazione. Le lettere di sollecito dalla prefettura sono arrivate. Ci penserà la Procura a valutare se ci sono state inadempienze, abbiamo presentato un esposto”.
In attesa di ulteriori consigli, e relative polemiche, la palla passa quindi alla magistratura.