Firenze – Il centro toscano sulla cybersecurity, che dovrà difendere pubblica amministrazione e Pmi dagli attacchi informatici, scandagliando la rete e sensibilizzandone i fruitori, è pronto a partire. Unico al momento in Italia. Il taglio del nastro sarà il 13 ottobre all’Internet Festival di Pisa e proprio a Pisa la struttura avrà la sua sede, all’interno dell’ateneo e del Cnr, con l’apertura di un secondo presidio successivamente a Firenze, all’Osmannoro, dove si trova il cloud della Regione con i dati e gli applicativi degli enti locali.
L’idea ha trovato le prime gambe in un protocollo firmato a febbraio 2018, siglato da Regione, che ne è stata la promotrice, Università di Firenze, Pisa e Siena, Cnr e Imt di Lucca. Dopo otto mesi è realtà. I finanziamenti arriveranno dalla Regione (circa 500 mila euro l’anno per la fase di avvio), dai progetti di ricerca che fanno affidamento sui fondi europei e dai servizi di consulenza offerti a pubbliche amministrazioni e piccole e medie imprese.
“Gli attacchi informatici – spiega l’assessore all’innovazione della Toscana, Vittorio Bugli – riguardano tutti oramai. Colpiscono la Pa e le imprese, ma ancora c’è poca consapevolezza. Anche nelle imprese, a partire dal quelle piccole e medie, l’interesso è molto basso. Per questo motivo come Regione abbiamo deciso di premere sull’acceleratore, puntando con l’Università nel primo anno sulla formazione, istituendo master e dottorati sulla cybersecurity e dando vita ad un osservatorio per mappare la salute digitale della Toscana e informare sui nuovi rischi”.
Spesso, ad esempio, sono proprio gli errori inconsapevoli degli utenti ad aprire la porta agli hacker. L’auspicio è anche quello di essere un modello per altre Regioni. Il centro offrirà supporto tecnico e scientifico anche riguardo il nuovo regolamento europ eo sul trattamento dei dati personali e la privacy.
Sarà allestito anche un sito (già è stato acquistato il dominio c37.it) dove saranno sistematicamente riportate informazioni aggiornate su attacchi, nuovi strumenti di difesa oppure elenchi di aziende toscane che offrono servizi legati alla cybersecurity.
Secondo un rapporto di Bankitalia almeno il 45 per cento delle aziende italiane è stato colpito da un attacco informatico, ma le risorse investite per proteggersi sono ancora poche. Per il 24 per cento delle organizzazione italiane, secondo Cisco, la mancanza di personale specializzato è uno dei maggiori ostacoli alla sicurezza. Secondo la Regione oltre il 50 per cento di Pa e Pmi è indietro nel processo di digitalizzazione. E poi ci sono le falle possibili offerte dalla domotica, sempre più presente nelle case dei cittadini, dove allarmi, telecamere e oggetti di uso quotidiano dialogano sulla rete con pc e cellulari. Il problema riguarda anche i più piccoli. La sicurezza informatica ha infatti a che fare anche con il cyberbullismo, il ricatto e il contatto con estranei. Da qui, all’interno dell’Internet Festival di Pisa, arriva l’idea di avvicinarsi ai più giovani, per metterli in guardia da situazioni a rischio insegnando loro comportamenti saggi e corretti, attraverso anche tavole a fumetti disegnate per la ludoteca del Registro.it da Gabriele Peddes.