Firenze – Investire su pochi eventi di qualità per incentivare un turismo consapevole e forte sinergia tra le istituzioni cittadine per dare forma e consolidare un distretto del restauro nell’area fiorentina, che già esprime una filiera importante che però ha necessità di essere sostenuta (per esempio con la formazione) e fatta conoscere nel mondo. Il consolidamento della filiera del restauro, che riguarda operatori privati e pubblici, centri di ricerca, aziende con tecnologie d’avanguardia e professionisti di livello internazionale, è un progetto che coinvolge trasversalmente le istituzioni cittadine, dal Comune alla Fondazione Cr Firenze, e punta a consolidare un polo del restauro forte in ogni segmento, con un suo disciplinare e una scuola di formazione che, partendo dall’eccellenza dell’Opificio delle pietre dure assicuri numeri e qualità all’intera filiera. “Pronti a far crescere le imprese del restauro”, ha detto Bassilichi. “Sul territorio ci sono le competenze e potenzialità enormi”, ha aggiunto Schmidt. Tra le prime azioni in cantiere la realizzazione di una mappatura del settore del restauro che, come è stato detto nel corso del consiglio della Camera di commercio fiorentina tenutosi oggi, comprende migliaia di imprese.
Il consiglio della Camera di commercio di Firenze, sotto la presidenza di Leonardo Bassilichi, ha affrontato le linee d’indirizzo per il 2022 e tutte le componenti camerali hanno condiviso di puntare su iniziative in grado di rafforzare l’immagine della città e di attrarre flussi di viaggiatori sempre più consapevoli, come nel caso della Bto, la conferenza su turismo innovazione e tecnologia che per cinque giorni (quest’anno dal 24 al 30 novembre) riunisce nel capoluogo toscano i più importanti operatori del settore a livello mondiale.
“Sostenere pochi eventi e progetti di altissima qualità è il primo modo per contribuire al passaggio da un turismo di massa a uno più qualificato, in grado di portare ricchezza senza snaturare il territorio”, ha detto Bassilichi. “Gli Uffizi rappresentano un asset di prestigio internazionale, in grado di attrarre viaggiatori e di portare nel mondo l’immagine e la conoscenza di Firenze”, ha aggiunto il presidente della Camera accogliendo il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, ospite del consiglio camerale. “Siamo pronti a collaborare – ha sottolineato Schmidt – a cominciare dall’artigianato artistico venduto nei nostri shop. Gli Uffizi già sono impegnati a migliorare la qualità dei visitatori e dunque del turismo fiorentino, attraverso una politica dei prezzi mirata, con il progetto degli Uffizi diffusi e anche con le trasferte internazionali. Ma insieme possiamo fare molto altro”.