Quali vicende hanno segnato davvero il nostro cammino? Quale scrittura è adeguata per renderle presenti all’esperienza dei nostri tempi? “Finestre. Taccuino 1935-2022” (Inschibboleth edizioni ) racconta, aprendo squarci su false verità, vite non esemplari, storie di gatti malati, di cimiteri, di villeggiature negate, di destini scelti e segnati. Una folla di persone e gesti lievi nel calderone del dolore. Un dolore multigenerazionale, che, come un mutuo in Giappone, non si estingue mai. Per raccontare tali ferite, l’autore David La Mantia sceglie la via del lampo, del pezzo breve e scarnificato, parcellizzando gli aggettivi, gemellando la prosa lirica di un Boine con la crudeltà e l’immaginazione feroce di un Tozzi o di un Bianciardi.
Il libro di La Mantia verrà presentato a Firenze lunedì 4 dicembre 2023, alle ore 17,30 presso Le Murate, nella Sala “Wanda Pasquini (in Piazza Madonna della neve). L’autore dialogherà con Rosalba de Filippis (docente e scrittrice) mentre l’incontro sarà intervallata dalle letture di Vittoria Alcione.
David La Mantia, (1963), allievo di Franco Fortini e Romano Luperini all’università di Siena, è oggi docente di italiano e latino al liceo scientifico Marconi di Grosseto. Ha lavorato a lungo come editor e ghost writer e pubblicato, per Carlo Cambi editore, Seb, Zanfi editore e altre case editrici, testi di tradizioni popolari, enogastronomia, racconti, poesie raccolte in antologie. Fa parte del C. T. S. della fondazione Bianciardi, è presidente dell’associazione Portavoce e membro del direttivo della Proloco Grosseto, con specifica responsabilità agli eventi culturali. La sua silloge A testa bassa ( Innocenti, 2019) ha ricevuto il secondo premio tra la poesia edita al premio Città di Grosseto 2020. La sua ultima raccolta, Gesti lievi (il leggio, aprile 2022), è stata tra le opere inedite proposte per il premio Pagliarani 2021. Attualmente presenta Finestre, un romanzo edito da Inschibboleth nel 2023. È anche co-amministratore ed uno dei protagonisti del gruppo L’irregolare, redattore di Bubbles magazine Italia e de Le parole di Fedro, collaboratore fisso di “Metaphorica” rivista di poesia.