Firenze – Viene da lontano, l’allarmo coleottero per le piante di fico che lancia l’Associazione Produttori Fichi Secchi di Carmignano, dal 2015 per l’esattezza. E in questi giorni torna a s uonare l’allarme, dal momento che il coleottero incriminato è stato avvistato su alcune piante di fico nella zona di Carmignano. Si tratta del Coleottero Curculionidae appartenente al genere Aclees sp., inizialmente riportato nelle prime segnalazioni di avvistamento (dal 2005 nelle province di Pistoia e Lucca) come A. Cribratus o anche come A. sp. cf. foveatus (Benelli et al., 2014) o A. taiwanenis (Colonnelli, comm. pers., 2011), probabilmente di origine asiatica e la sua esistenza sembrerebbe strettamente associata al genere del Ficus. Purtroppo non è considerato un parassita da “quarantena” pertanto non sono in vigore decreti di lotta obbligatoria.
“E’ proprio dall’avvistamento del 2015 che si sono registrate varie segnalazioni di danni, talvolta anche ingenti, su tutto il territorio toscano, in particolare nelle zone di Carmignano (Po) e nella Garfagnana a causa di numerosi attacchi dell’Aclees sp. su piante giovani e in piena produzione, che hanno poi portato a diffuse morie di piante, creando problemi di raccolto agli agricoltori e produttori di fichi secchi.
Secondo quanto accertato, infatti, il Coleottero Curculionide attacca le piante di fico conducendole progressivamente a morte, favorendone lo stroncamento a seguito dello scavo di gallerie corticali e nei tessuti legnosi. Colpisce inizialmente il fico a livello del colletto/grosse radici, nella zona di contatto con il terreno. Nel tempo provoca un deperimento generale delle piante che rappresenta il sintomo più caratteristico dell’attacco. Tuttavia quando si vede questo sintomo la pianta è già fortemente compromessa”.
L’attacco del Coleottero Curculionide alle piante di Ficus Carica L., ricorda la nota, non si è sviluppato solo nel territorio di Carmignano, che fin dal passato era conosciuto come “Carmignan da’ fichi”, ma in tutta la Toscana e si sarebbe allargato in altre parti dell’Italia, come Lazio, Liguria, Piemonte e Abruzzo.
Per questo motivo, l’Associazione Produttori Fichi Secchi di Carmignano ha indetto la petizione “Salviamo il fico!” (partita in occasione della manifestazione Calici di Stelle 2017 il 5, 6, 9 e 10 agosto scorso alla Rocca di Carmignano), in cui vengono raccolte firme per la salvaguardia delle piante di fico. “Lo scopo -dicono dall’associazione – è quello di coinvolgere il più ampio numero di persone, cittadini, agricoltori, pubbliche amministrazioni, associazioni di cittadini, associazioni di categoria, in modo da raccogliere quante più adesioni possibile per chiedere alla Regione e al Ministero l’accesso a fondi per lo studio del coleottero e la ricerca di metodi utili alla salvaguardia delle piante di fico al fine di evitarne l’estinzione”.
Al coleottero killer,, conosciuto anche come punteruolo nero del fico, è stato dedicato a giugno scorso anche un incontro, “Organismi alieni- Il Coleottero Curculionide che attacca le piante di Fico” organizzata in collaborazione con l’Associazione Biodistretto del Montalbano.