Firenze – Due quartieri, un problema, ovvero le bande di giovanissimi che impazzano nella notte. A denunciare le apprensioni e non solo dei residente dele aree di Camo di Marte e Novoli, i consiglieri comunali del gruppo 5Stelle Roberto De Blasi e Lorenzo Masi, che annunciano per domani in consiglio comunale anche un question time.
Per quanto riguarda la situazione a Campo di Marte, una petizione che ha raccolto circa 300 firme è stata presentata ai cittadini dal Comitato Cittadini per Firenze, portavoce Simone Scavullo, a seguito dei gravissimi episodi di violenza e bullismo accaduti nelle ultime settimane nel parco verde a pochi passi dallo Stadio, pare ad opera di una baby-gang. Ieri i due esponenti Pentastellati, assieme ai colleghi Draghi e Sollazzo (FdI), hanno firmato l’appello per il ripristino del vigile di quartiere, insieme alla richiesta di un pattugliamento più frequente da parte delle forze dell’ordine e di installare telecamere nei punti nevralgici dei giardini.
Anche a San Donato si alzano le preoccupazioni dei residenti. Adiacenti al parco, si radunerebbero infatti, come denunciano i cittadini, gruppi di 30-40 ragazzi che tutte le sere si ritrovano e organizzano feste a base di musica altissima e alcolici, creando non solo preoccupazione per chi vive il quartiere che subisce minacce ma vere e proprie risse tra gang rivali.
“La richiesta di tutela, protezione e aiuto da parte delle famiglie che vivono in questi due quartieri – spiegano De Blasi e Masi – è non solo comprensibile ma necessita di una risposta urgente con azioni concrete di vigilanza sul territorio da parte dell’Amministrazione Comunale, a dimostrazione della vicinanza delle istituzioni alla cittadinanza. Sugli stessi temi abbiamo presentato altri due question time ai quali però l’assessore alla sicurezza Benedetta Albanese ha risposto in maniera non esaustiva non fornendo né dati sul numero dei controlli effettuati dalla polizia municipale nella zona di Campo di Marte e neppure rassicurazioni sull’ampliamento degli stessi sul territorio. Quanto poi agli educatori di strada, durante la seduta del Consiglio del 25 luglio scorso Albanese ha fatto riferimento a cinque educatori e un coordinatore presenti nella zona di Campo di Marte senza però indicare prospettive di sviluppo del lavoro svolto da questi professionisti, dato il poco tempo trascorso dall’avvio delle attività di strada”.