Alla Scuola IMT di Lucca torna la settimana del cervello

Lucca – Dalle dipendenze all’arte, passando per la musica, il cinema e interessanti laboratori per i più piccoli, un affascinante “viaggio nel cervello” alla ricerca della mente. Questo il filo conduttore della “Settimana del cervello”, il programma di incontri divulgativi rivolti al grande pubblico che la Scuola IMT Alti Studi Lucca organizza per il quarto anno consecutivo a Lucca, in contemporanea a centinaia di iniziative a livello mondiale.

Da lunedì 11 a sabato 16 marzo, sei incontri per conoscere, approfondire, analizzare insieme a esperti e ricercatori i risultati degli ultimi studi sul cervello applicati a vari ambiti. L’obiettivo è concentrare l’attenzione sull’importanza della ricerca e dimostrare come gli studi su questo organo vadano ben oltre la medicina e possano aiutare a comprendere comportamenti sociali, fenomeni di massa, o ad accendere una luce sui disturbi del comportamento.

Il programma della manifestazione, nata grazie al lavoro dell’americana Dana Foundation, è stato presentato questa mattina (mercoledì 6 marzo), a Lucca, dal direttore della Scuola IMT Alti Studi Lucca, Pietro Pietrini, insieme al sindaco del Comune di Lucca, Alessandro Tambellini, e al presidente della Fondazione lucchese per l’alta formazione e la ricerca, Marcello Bertocchini.

«Conoscere sempre meglio come funziona il nostro cervello è passo fondamentale per comprendere il nostro comportamento anche in ambito sociale, come prendiamo una decisione, perché facciamo una determinata cosa al posto di un’altra – ha esordito il professor Pietrini – Lo studio del cervello, al contempo, permette anche di capire alterazioni alla base di disturbi neurologici e psichiatrici che ancora oggi rimangono spesso non diagnosticati e non curati. Molte di queste patologie spesso esordiscono in età infantile, si pensi ai disturbi dell’apprendimento, o in età adolescenziale, come è il caso per i disturbi dell’umore e d’ansia. Riconoscerli e Intervenire precocemente permette di cambiare il destino dei nostri giovani. Lo scopo della Settimana del Cervello è far conoscere ai non addetti i lavori, al grande pubblico, come funziona questo organo così importante e combattere lo stigma che spesso ancora accompagna le malattie che possono colpirlo. Siamo ben contenti di proporre anche quest’anno un programma con eventi che sono stati concepiti per il pubblico al quale con cura, passione e impegno ci rivolgiamo».

La Settimana del cervello, che si tiene in contemporanea in tutta Italia e nel mondo, inizia lunedì 11 marzo alle 17, in Cappella Guinigi, con un incontro dal titolo “Interazione e comunicazione nell’esecuzione musicale”, introdotto dal professor Pietrini e curato da Luciano Fadiga, Professore di Fisiologia umana, Università degli Studi di Ferrara.

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