Alla Pergola “La Maria Brasca” di Testori con la regia di Shammah 

Una donna vincente che grida al mondo l’amore vissuto fuori da ogni convenzione

Firenze – Andrée Ruth Shammah torna a Giovanni Testori e rimette in scena La Maria Brasca, con protagonista Marina Rocco,  oggi al Teatro della Pergola di Firenze fino al 19 maggio.Una storia al femminile disegnata negli anni ‘60 con efficace realismo sociale, che è anche un ritratto indelebile e senza tempo di una donna capace di lottare e di non cedere mai davanti a “sta bestiata che è il mondo”.

In scena, al fianco di Marina Rocco, Mariella Valentini, Luca Sandri, Filippo Lai. La produzione è Teatro Franco Parenti, Teatro della Toscana. Viva e moderna nella lettura di Andrée Ruth Shammah, la Maria Brasca è un personaggio femminile indimenticabile, una donna vincente che grida al mondo la potenza della passione e l’amore per la vita vissuta fuori da ogni convenzione: uno stimolo a inseguire i propri sogni e vivere con grande fiducia nel futuro.

Fa la calzettaia la Maria Brasca a Milano, in una fabbrica di Niguarda, e fa l’amore, con qualche scandalo per la gente, come gli uomini: senza problemi. Ma un giorno le capita di innamorarsi di un ragazzotto più giovane di lei, nullafacente, un po’ mascalzone, che la fa impazzire di passione.

Alla Maria Brasca non importa se Romeo la tradisce. Lei sa che quello per Romeo è un amore definitivo e lo difende come una tigre, perché vuole da lui cose definitive. La prima Maria Brasca di Giovanni Testori   – osserva  Andrée Ruth Shammah-  è stata Franca Valeri nel marzo 1960.  E  spiega che  “trent’anni dopo Adriana Asti ha debuttato come Maria Brasca, con la mia regia, proprio dinanzi a lei. Alla prima di Milano -ricorda la regista –  infatti, erano presenti entrambe: Adriana sul palco e Franca in prima fila. Adriana è scesa dal palco e nel parlare all’amica Giuseppa – un personaggio presente nella prima messa in scena del ‘60 – si è rivolta a Franca. Era un modo per creare un passaggio di testimone tra le due attrici e le due messe in scena”.

Andrée Ruth Shammah  aggiunge che oggi, “a distanza di altri trent’anni, questa importante eredità passa a Marina Rocco. Per questo, ad aprire lo spettacolo è la voce di Adriana Asti, che canta la meravigliosa canzone Quella cosa in Lombardia, musiche di Fiorenzo Carpi e testo di Franco Fortini. Marina, riccioli biondi, labbra che si sposano con il timbro di una voce ferma, ma tanto tanto attraente, la ascolta, sorride e manda un bacio, segno tangibile di un legame intangibile, proprio come quello di tanti anni prima tra Adriana e Franca”.

E la regista conclude rilevando che  “quando si ha il privilegio di partire da qualcosa che è già stato fatto e poterci dedicare un po’ di tempo, è possibile dare un senso a quello che per me vuol dire far vivere uno spettacolo. Tanti altri pensieri si affollano nella mia mente mentre scrivo questi appunti. Vorrei prendermi un tempo, dopo il debutto, per affrontarli questi pensieri, perché mi sembra che forse proprio lì troverò il mistero e il senso stesso del fare teatro”  E sottolinea che   “Con Adriana Asti la Brasca, più volte ripresa in diverse stagioni, ha fatto più di 300 repliche. Oggi, guardando Marina Rocco interpretare l’incantevole limpidezza del modo d’essere e ragionare di Maria, vedendola così vibrante d’infanzia, di severità sensuale, di quel fascino che l’avvolge senza che lei faccia il minimo sforzo, mi sembra sia rinato per avere una nuova, lunga vita”.

Foto: La Maria Brasca – Marina Rocco, Mariella Valentini, Luca Sandri ( ph. Lorenzo Barbieri)

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