Alla Pergola e al Teatro Era “Il piacere dell’onestà” di Pirandello

Firenze – Dopo la felice esperienza di Filumena Marturano, Liliana Cavani dirige Geppy Gleijeses ne Il piacere dell’onestà di Luigi Pirandello, al Teatro della Pergola dal 13 al 21 marzo e al Teatro Era di Pontedera il 23 marzo. Una commedia sulla differenza tra essere e apparire, tra la ‘maschera’ e chi siamo veramente. Con Vanessa Gravina.

“Dopo essere stato disonesto tutta la vita, per il mio personaggio, Angelo Baldovino – afferma Gleijeses – finalmente il termine ‘onestà’ acquisirà una valenza significativa: sposerà per finta Agata, interpretata da Vanessa Gravina, quindi compiendo un inganno, ma in questo modo paradossalmente diventerà onesto. L’onestà deve essere una ricerca costante nella vita di ognuno, senza nessun dubbio, e anche oggi dove tutto sembra aver perso valore forse può essere l’unico mezzo per continuare a sopravvivere”.

La parola ‘onestà’ è diventata parola di lacerante significato in questi nostri travagliati anni. La società tiene a distanza gli onesti, ne ha paura: sono ‘diversi’ e in quanto tali pericolosi, evidenziano le colpe e le mancanze delle cosiddette persone rispettabili, le cui maschere di onorabilità sono guardate con ammirazione e invidia.

Ispirata alla novella Tirocinio del 1905 e rappresentata per la prima volta il 27 novembre 1917 al Teatro Carignano di Torino dalla Compagnia di Ruggero Ruggeri, Il piacere dell’onestà mette in scena tematiche tipicamente pirandelliane: la differenza tra essere e apparire, tra la maschera sociale e chi siamo veramente, il bisogno di aver stima di noi stessi, l’animo bestiale che si fonde con il sentimento in situazioni proibitive.

Geppy Gleijeses, al suo quarto Pirandello dopo Liolà diretto da Luigi Squarzina, Il giuoco delle parti diretto da Elisabetta Courir, L’uomo la bestia e la virtù diretto da Giuseppe Di Pasquale, affronta il ruolo di Angelo Baldovino reduce dal successo del Domenico Soriano diFilumena Marturano diretto, come per Il piacere dell’onestà, da Liliana Cavani. Al suo fianco, sul palcoscenico del Teatro della Pergola (13 – 21 marzo) e del Teatro Era di Pontedera (23 marzo), Vanessa Gravina. Una produzione Gitiesse Artisti Riuniti e Fondazione Teatro della Toscana.

“Pirandello definiva Baldovino come “una mostruosa maschera grottesca che alla fine diventa un volto rigato di lagrime” – afferma Gleijeses – la regista Liliana Cavani ha dato una sua descrizione molto significativa per questo personaggio: forse si tratta di un uomo che non aveva mai amato prima, distrutto dalla vita, ma l’incontro con Agata, interpretata da Vanessa Gravina, gli dà la forza di affrontare tutti i problemi”.

Angelo Baldovino accetta la proposta di sposare Agata, messa incinta dal marchese Fabio Colli, che non può sposarla perché già ammogliato. Egli dovrà essere soltanto in apparenza un marito, per salvaguardare la rispettabilità di Agata e consentire al marchese di continuare a frequentarla. Baldovino è stato scelto per questo singolare compito perché uomo fallito, di scarsa moralità, ritenuto pronto ad accettare ogni proposta per guadagno; invece egli prende la cosa con estrema serietà, per la prima volta ha un compito serio da assolvere, pensa di poter rendersi utile alla ragazza in difficoltà, al nascituro cui potrà dare il suo nome, allo stesso marchese Fabio, legato a una moglie che lo tradisce. La sua risposta è chiarissima: “Sposerò per finta una donna; ma sul serio io sposo l’onestà”. Già nel dialogo preliminare con Fabio dichiara che diventerà «un tiranno», per ottenere che tutti stiano dignitosamente ai patti. E, in realtà, dimostrerà un rigido rigore morale che metterà in soggezione e in difficoltà tutti.

Alla fine Agata capisce che Fabio e gli altri sono mediocri e disonesti rispetto a Baldovino, la cui onestà e umanità l’hanno conquistata. Baldovino, da uomo squalificato cui gli altri intendono affidare un compito degradante, si rivela così di alta qualità morale e di autentica bontà, credendo alla sua missione in difesa di umani valori (Agata e il suo bambino). E da questa sua conquistata condizione si diverte “pirandellianamente” a mettere in ridicolo la falsa rispettabilità della società.

Foto: Geppy Gleijeses e Vanessa Gravina.

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