Sono state riaperte in anticipo le iscrizioni per “All Inclusive Sport”, uno dei progetti più partecipativi, sensibili e propulsivi della rete reggiana. Un programma, questo, che si occupa di includere bambini e ragazzi con disabilità nelle associazioni sportive del territorio, così da poter praticare sport e attività fisica nei pomeriggi insieme ai loro coetanei. Questo percorso è completamente gratuito per le famiglie grazie al sostegno di realtà pubbliche e private, tra le quali Farmacie Comunali Riunite, nell’ambito del progetto Reggio Emilia Città senza Barriere.
Dall’inizio dell’ultimo anno sportivo a settembre 2020 All Inclusive Sport ha seguito 97 atleti in provincia di Reggio Emilia e, di questi, ben 36 hanno potuto svolgere attività sportiva continuativa: alcuni di loro lo hanno fatto insieme ai coetanei, nei mesi in cui le discipline all’aperto erano consentite. Per gli altri ragazzi con disabilità, ai quali era stato assegnato ciascuno un tutor di sostegno, sono stati avviati dei percorsi individuali: gli allenamenti di basket, pallavolo, danza, pattinaggio sono proseguiti, in coppia con il proprio tutor, ovunque fosse consentito svolgere attività motoria.
L’impegno è stato massimo, dall’inizio alla fine dell’emergenza sanitaria per il virus Covid-19.
Con la primavera e l’allentamento delle restrizioni è stato riavviato il corso per 49 operatori della disabilità, in collaborazione con il Csi Reggio Emilia, realizzando anche due nuovi percorsi formativi per educatori, insegnanti e operatori sportivi.
Anche la Neuropsichiatria Infantile dell’Ausl si è rivolta al servizio Medicina dello Sport per avviare nuovi bambini con disabilità a intraprendere percorsi sportivi inclusivi con i coetanei, così come sono ricominciate le collaborazioni con l’associazionismo. Contemporaneamente, All Inclusive Sport ha iniziato a raccontare su Facebook e Instagram le storie d’inclusione sportiva dei suoi giovani atleti facilitando l’incremento delle iscrizioni per la prossima stagione.
Il progetto All Inclusive Sport vive grazie al coordinamento del Centro servizi per il Volontariato Csv Emilia, in partnership con la Medicina dello Sport e la Neuropsichiatria Infantile di Ausl-Irccs Reggio Emilia; le sezioni locali degli Enti di promozione sportiva Uisp, Csi e Us Acli; il Coni e il Comitato italiano paralimpico; le associazioni di volontariato Gis Genitori per l’inclusione sociale, Valore Aggiunto, Anffas Cuore Blu, Casa Gioia. Oltre al Comune di Reggio Emilia, il progetto riceve il supporto dell’Unione dei Comuni Tresinaro Secchia, del Comune di Cavriago, del Comune di Sant’Ilario d’Enza e del Comune di Castelnovo ne’ Monti. Si sostiene anche grazie a Fondazione Milan, Champion Europe, EmilBanca, Cral Reggio Emilia e ad altri finanziatori privati.
“È importante per noi sostenere un progetto di multi-sport che include bambini disabili in contesti normalizzanti – ha dichiarato in conferenza stampa Annalisa Rabitti, assessora a Pari opportunità e progetto Reggio Emilia Città senza Barriere -. Il rispetto e la serietà sono fondamentali in questo percorso che ha come punto di forza le figure adulte che mediano le difficoltà. Lo sport è per tutti, e ognuno deve poter accedere e appartenere alle società sportive, perché l’attività fisica rende tutti uguali e abbatte le barriere. Il vero sport non è fatto solo di traguardi e vittorie, ma è bensì un percorso da fare in squadra per sentirsi parte di qualcosa. Quando si inserisce una persona fragile in un progetto, è il progetto stesso a vincere. Abbiamo voluto anticipare la raccolta delle adesioni così che la voce possa girare di più: ci aspettiamo un numero in crescita”.
“Nonostante le difficoltà dell’anno dovute alla crisi sanitaria, le iscrizioni sono in aumento – ha continuato Federica Severini, responsabile dei progetti di Csv Emilia (già DarVoce) che coordina il progetto -. Prima della pandemia avevamo 137 atleti inseriti fra oltre 2.000 coetanei in un centinaio di associazioni sportive sparse per tutta la provincia. A causa delle restrizioni imposte dal Covid per mesi bambini e ragazzi con disabilità hanno sospeso tutte le discipline che li mettevano in relazione con i coetanei interrompendo così processi di apprendimento ed esperienze di socialità che agivano sull’autonomia e sull’autostima: per questo motivo abbiamo istituito dei tutor con monitoraggio uno a uno, così da non terminare le varie attività. Abbiamo ricevuto in cambio tanta soddisfazione per i numeri raccolti, una forza che ci ha portato a riproporre quest’anno il progetto. Sono partiti anche i corsi di formazione per insegnanti, operatori e dirigenti che devono essere sensibilizzati e preparati”.
“A tutti è stato chiesto di mettere in campo qualcosa e la Medicina dello Sport si è impegnata in tal senso, incrementando anche la collaborazione per neuropsichiatria infantile – ha affermato Michela Compiani, terapista occupazionale della Medicina dello Sport dell’Azienda Usl di Reggio Emilia -. Grazie ai pomeriggi di sport individuale con i tutor, All Inclusive Sport ha salvato la relazione con gli atleti già iscritti, e per loro ora serve ritrovare la dimensione di gruppo. Da settembre ci auguriamo anche di ricominciare a collaborare con le scuole e di aumentare le nuove visite di ragazzi con disabilità nel nostro ambulatorio dedicato: le scuole sono preziose sentinelle sul territorio della fragilità dei ragazzi più soli e del loro bisogno di inclusione”.
“Sono la mamma di Leonardo, un bambino disabile di dieci anni che può personificare il successo di questo progetto meraviglioso – ha concluso Antonella Mattera, mamma di un bambino che grazie a All Inclusive Sport è entrato a far parte di una squadra di calcio della Asd Reggio United -. Per Leonardo questo progetto ha rappresentato la realizzazione di un sogno, potendo ora giocare a calcio come e con i suoi coetanei, migliorando così anche le sue performance scolastiche. Il suo tutor, Alberto, lo ha aiutato nei primi mesi ad inserirsi nel gruppo, poi la sensibilità della Reggio United ha fatto il resto. Ora mio figlio, seppur fragile, è parte della squadra, andando agli allenamenti e alle partite: un risultato che prima non ci saremmo potuti neanche immaginare”.
L’elenco completo delle associazioni sportive inclusive, in rete con All Inclusive Sport, e delle realtà che sostengono il progetto è disponibile su www.allinclusivesport.it.
E’ possibile ottenere ulteriori informazioni e iscrivere bambini e ragazzi a All Inclusive Sport 2021, consultando lo stesso sito www.allinclusivesport.it oppure telefonando alla sede di Csv Emilia 0522.791979 o al servizio Medicina dello Sport dell’Ausl di Reggio Emilia 0522.573396.