Il 25 marzo a Firenze, nella sede del Consiglio regionale della Toscana, otto relatori metteranno a fuoco vari aspetti della produzione del poeta scomparso nel 2007. Verrà presentato il libro postumo Il ventre della clessidra, da poco pubblicato da Polistampa, con venti poesie inedite accompagnate da foto di Fiorella Ilario nella “Chiesa dell’Autostrada” di Michelucci. Ingresso libero.
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La Fondazione il Fiore di Firenze, grazie al contributo e all’ospitalità del Consiglio Regionale della Toscana, celebra la Giornata Mondiale della Poesia 2016 con un appuntamento interamente dedicato al suo fondatore, il poeta Alberto Caramella (Firenze 1928 – 2007). Un convegno a tutto tondo sulla sua poetica in programma venerdì 25 marzo, dalle 9,30 alle 19, a Firenze, nella Sala Affreschi di Palazzo Panciatichi (via Cavour 4), durante il quale, alle 16, sarà presentato con reading e accompagnamento musicale il libro postumo Il ventre della clessidra – venti poesie venti anni dopo, pubblicato da Polistampa a fine 2015 con il patrocinio della Fondazione Michelucci: una silloge di versi inediti, segnati dall’urgenza esistenziale della scrittura per l’incalzare del tempo e dalla capacità di mettere a fuoco il dettaglio o l’istante e proiettarli liricamente nell’assoluto, che furono composti da Caramella negli ultimi anni di vita. Raccolta illustrata da fotografie scattate da Fiorella Ilario nella Chiesa di San Giovanni Battista a Limite, presso l’area di servizio Firenze Nord, dell’architetto Giovanni Michelucci (Pistoia 1891 – Firenze 1990).
Il convegno, intitolato “La poetica di Alberto Caramella”, sarà aperto alle 9,30 dal saluto di Ilaria Bugetti, vicepresidente della Seconda Commissione del Consiglio regionale della Toscana, e dall’introduzione di Maria Giuseppina Caramella, presidente della Fondazione il Fiore. Alle 10 inizieranno gli interventi dei sei relatori della sessione mattutina: Diego Salvadori sul tema “‘Creature’ per esistere: Alberto Caramella e lo spazio naturale”, Maria Grazia Maramotti su “Alberto Caramella, il mecenate, l’amico, il suo Libro Liberato”, Mariagrazia Carraroli su “Atmosfere etrusche nella poetica di Alberto Caramella”, Stefano Mazzacurati su “Il caleidoscopio: Alberto Caramella”, Francesco Gurrieri con “Una testimonianza” e Sauro Albisani con “Ricordo di Alberto Caramella”. Nel primo pomeriggio, dalle 15, sarà la volta di Valentina Fiume con “La mente e lo spirito nella poesia di Alberto Caramella” e Jean-Charles Vegliante su “Divertimento musaico per Alberto Caramella”.
Alle 16 avrà luogo la presentazione del volume Il ventre della clessidra – venti poesie venti anni dopo, che contiene in realtà ventidue componimenti in versi, se consideriamo anche la poesia in esergo a cui è ispirato il titolo (Quante clessidre hai / che sabbia fine nel ventre consumano? / L’inerte pioggia…) e quella in risposta al componimento a lui dedicato dalla poetessa Alma Borgini, scomparsa nel 2012, il cui testo critico “Lo sguardo di Alberto” è stato scelto, anche in suo omaggio, come prefazione di questo libro postumo. Prefazione in cui, fra l’altro, viene sottolineata la «compresenza di motivi e stili» che contraddistingue la poesia di Alberto Caramella, se ne mette in luce la «costruzione architettonica, sapiente nel tenere desta l’attenzione e variare ritmi e strutture linguistiche e lessicali» e si afferma che «Caramella visita tutti i poeti e le correnti contemporanee, le sperimenta, ma non le abita, rimane poeta della tradizione, che rinnova in modo misurato. Una costante regia dell’autore conduce a una metapoesia onnicomprensiva, in quanto rompe lo sviluppo armonico della tradizione, ma nello stesso tempo, non creando iato, tenta una operazione universale».
Alla presentazione interverrà Fiorella Ilario, autrice delle fotografie che illustrano il volume: una serie di scatti in bianco e nero eseguiti nella Chiesa dell’Autostrada di Giovanni Michelucci su alcuni particolari degli altorilievi in bronzo di Emilio Greco e Venanzo Crocetti: «foto che ritraggono nodi, mani che si intrecciano, abbracci, sguardi, genuflessioni – come scrive nella premessa Maria Giuseppina Caramella -; continua ricerca dell’assoluto, del cielo e della Bellezza, ma anche angoscia e peso: una eterna e continua altalena tra la terra e il cielo». Dopo di lei parlerà il direttore della Fondazione Giovanni Michelucci, Corrado Marcetti. Seguiranno le relazioni “Incanto e disincanto” di Paola Lucarini e “Tra epifania e epifonema” di Davide Puccini. E poi le letture degli attori Angela Giuntini e Andrea Giuntini intercalate dalle musiche al liuto di Andrea Benucci.
Alle 18, una conversazione finale fra i partecipanti all’evento.
Ingresso libero.
Per ulteriori informazioni, Fondazione Il Fiore. Tel.: 055-225074
Alberto Caramella (2 marzo 1928 – 12 marzo 2007) è stato avvocato, poeta e scrittore.
Nato a Firenze, vi ha trascorso tutta la vita svolgendo un’intensa attività professionale e d’insegnamento presso la Facoltà di Giurisprudenza prima e la Facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri poi. Ha sempre coltivato l’amore per la poesia e nel 1995 pubblica la sua prima raccolta Mille scuse per esistere, con prefazione di Giorgio Luti e, in appendice, una lettera di Mario Luzi all’autore.
Tra le opere successive si ricordano I viaggi del Nautilus (1997), Lunares Murales (1999), Il soggetto è il mare (2000), Pulizia, o del percezionismo (2004), Il libro liberato (2005).
Nel 1997 nasce la Fondazione il Fiore, voluta da Alberto Caramella per promuovere la poesia di Firenze e la poesia del mondo a Firenze.