Gavorrano – Anche la Maremma ha avuto il suo pezzetto di Pink Floyd, vale a dire Alan Parsons l’ingegnere del suono che ha aiutato la mitica band a realizzare The Dark Side of The Moon. Mentre Dave Gilmour suona a Pompei, Alan ha festeggiato i 40 anni della sua creatura che ha animato la scena musicale degli anni 80, l’Alan Parsons Project.
Lo ha fatto scegliendo il meglio fra i 10 album realizzati con Eric Woolfson fra il 1976 e il 1987 in quella splendida cornice del Teatro delle Rocce di Gavorrano che assomiglia a un gigantesco Guggenheim di New York naturale, ricavato com’è dalla grande cava che è servita per riempire buchi e gallerie delle miniere dismesse della zona.
Teatro esaurito, migliaia di fan in giubilo. Riconoscibili soprattutto quelli che avevano vent’anni fra gli 80 e 90. Il Project ha mantenuto la caratteristica di un gruppo di super professionisti in grado di realizzare con virtuosismo le composizioni di Parsons fra pop e rock, suonato con tutti gli strumenti possibile uniti alla più moderna elettronica: tutti cantano a partire da P.J. Olsson, Alastair Greene è un gigante della chitarra con il bassista Guy Erez; Todd Cooper è un sassofonista e cantante eccezionale. Dan Tracy è l’altro chitarrista cantante, Tom Brooks alle tastiere e Danny Thompson il batterista.
Il gruppo è partito dai brani di Turn of a friendly card, per passare ai classici come Prime Time, Sirius, Limelight, In the real World. Finale con il celeberrimo Eye in the Sky (1981) accolta in piedi da tutto il pubblico, elettrizzato per l’eccezionale introduzione.