Al via il progetto “Pisa: un’intera provincia a banda larga”

Avviato il piano a medio termine per l’estensione dei collegamenti Internet veloci a tutto il territorio: obiettivo, eliminare gradualmente ogni area di scopertura e, con ciò, qualunque residua sacca di ‘buio digitale’, totale o parziale. E sono ovviamente le zone periferiche della ‘cartina’ quelle principalmente nel mirino dell’ambiziosa campagna lanciata dall’amministrazione provinciale: primo passo ufficiale, la firma, da parte del presidente Andrea Pieroni, della convenzione che fissa le modalità operative del progetto con Infratel (società costituita dal Ministero dello sviluppo economico e preposta, tra l’altro, alla diffusione delle reti telematiche), rappresentata nella circostanza dal responsabile relazioni esterne Guido Citerni. Accanto a Pieroni, per il varo dell’accordo, l’assessore all’innovazione Nicola Landucci; insieme spiegano come il ‘disegno’ della Provincia si basi su un assunto strategico ben preciso: “Utilizzare, per la distribuzione capillare dei cavi di cablaggio, la ‘nervatura’ messa a immediata disposizione dalla rete delle strade di proprietà dell’ente. Qualcosa come circa mille chilometri, dipanati in tutti gli angoli del territorio, che può consentire di raggiungere le zone marginali laddove finora il mercato non e stato in grado di fornire soluzioni, determinando situazioni di divario tecnologico”.
La realizzazione della nuova ‘infrastruttura digitale’ (un reticolo di fibre ottiche che poi saranno utilizzate dalle varie compagnie di telefonia) procederà secondo un programma di cui si prevede la conclusione entro il 2013; e la cui progressione è stata cadenzata in base all’attivazione delle ‘centrali’ (come vengono definiti i ‘gangli’ della futura rete di cablaggio), suddivisa in due lotti. Il primo comprende i seguenti siti: Casteldelbosco e Marti (Montopoli), Santo Pietro Belvedere (Capannoli), Forcoli (Palaia), Chianni, Casciana Alta (Lari), Ghizzano e Legoli (Peccioli), Orciatico (Lajatico), Monteverdi Marittimo, Casale Marittimo. Il secondo lotto riguarda invece: San Martino Ulmiano (San Giuliano); La Serra, Corazzano 1 e 2 (San Miniato); Riparbella, Guardistallo, Castelnuovo e Sasso Pisano (Castelnuovo Valdicecina), Pomarance e Selvole (Pomarance); Roncolla, Saline e Torrione (Volterra). Questa attuale rappresenta comunque una mappatura di riferimento, di cui sono fin d’ora previste integrazioni: una di esse riguarda la zona di Latignano (Cascina), per il cui inserimento nel piano la Provincia ha scritto ufficialmente a Infratel e Regione Toscana. Il costo dell’operazione, 20 milioni di euro (già stanziati), sarà infatti sostenuto al 50% dal Ministero e al 50% appunto dalla Regione (attraverso fondi europei Fesr); ma sono già preventivati ulteriori fondi a supplemento del budget iniziale. Peraltro, è la stessa particolare attenzione manifestata dal governo in carica verso il tema della banda larga che induce a non escludere l’arrivo di finanziamenti aggiuntivi.
Tornando al profilo tecnico, interessanti anche alcuni altri aspetti della convenzione tra Provincia e Infratel. Ad esempio, per la posa dei cavi (uno di essi cavo contiene 48 fibre ottiche) si prevedono metodiche a ‘basso impatto materiale’ sulle strade lungo le quali saranno interrate le fibre di collegamento: i sistemi cosiddetti ‘no-dig’, basati su perforazioni teleguidate che consentono di limitare le fenditure sul piano asfaltato alle sole buche di inizio e fine tratta; o, nei casi in cui occorrano, le ‘minitrincee’. Inoltre, relativamente alle procedure, la Provincia si impegna a rispettare tempi preferenziali, emettendo l’autorizzazione agli interventi richiesti da Infratel entro 30 giorni dal ricevimento dalla domanda di concessione. Mentre la stessa Infratel si farà carico delle opere di manutenzione eventualmente necessarie a corredo dei lavori di sistemazione dei cavi in un determinato tratto della strada provinciale individuata.

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