Al Middle East Now film da Libano, Afghanistan, Israele

Firenze – Le spezie, i profumi e i sapori del Medio Oriente incontrano il cinema nella seconda giornata del Middle East Now domani, mercoledì 7 aprile all’Odeon, con la presentazione in anteprima italiana alle 21.00 di “Parisienne”, pluripremiata pellicola firmata da Danielle Arbid, una tra le più importanti autrici del cinema libanese contemporaneo ed ospite del festival. Presentato l’anno passato al Toronto International Film Festival, il film racconta la storia della diciottenne Lina, che si trasferisce a Parigi armata solo del suo spirito di sopravvivenza per cercare quella libertà che non ha mai trovato nella sua terra d’origine: il Libano. In apertura, il corto d’animazione “A love story in 7 chapters” di Bahiji Jaroudi. Sempre all’Odeon, a partire dalle 20.00 sarà possibile scoprire l’insospettabile cuore “verde” della cucina mediorientale con la degustazione VegetArab (degustazione + proiezione: 15€, solo proiezione:6€ intero, 5€ ridotto. Prenotazioni alla cassa del cinema Odeon o su www.quellidellacompagnia.it).

Al cinema Odeon le proiezioni partiranno alle 10.00 con una matinée a ingresso gratuito dedicata alle scuole, e continueranno alle 16.15 con il documentario “Women in Sink” (Israele, 2015, 37’), girato in un piccolo negozio di parrucchiere ad Haifa, in Israele. La giovane regista Iriz Zaki installa la telecamera sopra il lavandino e chiacchiera con le clienti mentre fa loro lo shampoo, ottenendo un ritratto corale e inaspettato di donne ebree e arabe che condividono le loro differenze, ma anche tante opinioni comuni sulla politica, la storia e l’amore. Il film sarà anticipato dal corto “74” (Iran, 2016, 31’) di Sattar Chamani Gol, il ritratto di una donna curda sopravvissuta alle violente offensive dell’Isis nei confronti del suo popolo.

Alle 17.30 l’Afghanistan sarà sul grande schermo con “Love Marriage in Kabul” (Afghanistan, Australia, 2015, 85’), di Amin Palagi. Abdul è un orfano, è innamorato di Fatemeh e sogna di sposarla. Ma il padre di lei ha altri piani, e vuole prometterla a chiunque sia in grado di offrirgli 10.000 dollari in dote. Devastato dal dolore, Abdul si affida a Mahboba Rawi, una donna australiano-afgana che da sempre aiuta gli orfani in Afghanistan con la sua associazione. Il destino della coppia dipende solo da lei, che ha a disposizione meno di un mese per fare il miracolo. Introdurrà Felicetta Ferraro, curatrice del programma Iran e Afghanistan. In apertura, il cortometraggio “Upstairs Neighbour” (Iran, 2015, 12’) di Pooya Badkobeh, storia di una piccola riparazione idraulica che finisce di diventare qualcosa di più.

Eventi collaterali a ingresso gratuito:

Al cinema Odeon alle 19.30 partirà Il punto delle 19.30, il momento che ogni giorno per tutta la durata del festival sarà dedicato a dibattiti, conversazioni e approfondimenti su temi di attualità legati al Medio Oriente in compagnia di giornalisti, saggisti, scrittori, registi ed esperti. Si inizia con l’incontro dal titolo “Che cosa non è l’Islam”, durante il quale l’islamista Lorenzo Declich rileggerà insieme al pubblico giudizi e pregiudizi legati al mondo arabo partendo dalla conoscenza di alcune parole chiave di un fenomeno che ogni giorno di più ci riguarda da vicino

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