Al Goldoni il Sogno di Shakespeare dei ragazzi de L’Oltrarno

Firenze – Dal 19 al 28 giugno debutta in prima nazionale al Teatro Goldoni di Firenze Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare con i ragazzi de L’Oltrarno diretti da Serdar Bilis.

Sogno di una notte di mezza estate parla della gioventù, dei suoi desideri e sogni, ma anche delle frustrazioni che sperimenta nello scontro con le generazioni precedenti e con le vecchie tradizioni, con l’educazione e le regole della Città. L’oppressione politica, culturale e sessuale, cerca e trova una sua espressione in questo testo di Shakespeare.

Con Sara Bosi, Lorenzo Carcasci, Cecilia Casini, Giacomo Coen, Maria Costanza Dolce, Camille Dugay, Maziar Firouzi, Giulia Lanzilotto, Luca Massaro, Stefano Parrinello, Giovanni Toscano. Musiche eseguite da Samuele Strufaldi.

Una produzione Fondazione Teatro della Toscana, in collaborazione con Maggio Musicale Fiorentino.

Nell’opera, diretta da Serdar Bilis in prima nazionale al Teatro Goldoni di Firenze vengono continuamente contrapposti la rigidità del mondo della Città e la libertà della Foresta, il vecchio e il nuovo, il prosaico e il fantastico ed in particolare il vincolo del matrimonio e la libertà sessuale. Musiche eseguite da Samuele Strufaldi.

Il testo, scritto nel 1596, appare come un’evidente satira del matrimonio: poiché fu creato proprio nell’occasione di nozze aristocratiche, possiamo supporre che Shakespeare si sia divertito a prendersi gioco dei codici sociali dell’epoca. Codici che da allora sono cambiati oppure no?

Scappando nella Foresta di Arden, i giovani del Sogno, si ritrovano incantati dalle sue infinite possibilità e si imbarcano in un viaggio alla scoperta di sé; tuttavia la sfida dei fondamenti e dei capisaldi della società che li circonda metterà a repentaglio le loro vite.

Nonostante ciò, questa è una commedia, e come tale ha un lieto fine o meglio, ironico. Shakespeare qui, come in molti dei suoi lavori, ci lascia scorgere un barlume della visione di ciò che è sepolto nelle profondità della nostra coscienza, a noi decidere se si è trattato di un sogno o della realtà. 

“Con questo spettacolo – spiega il direttore artistico Pierfrancesco Favino – la Scuola di Formazione del Mestiere dell’Attore  L’Oltrarno porta a compimento il primo triennio del corso di recitazione che alle selezioni del 2015 ha visto oltre 600 partecipanti provenienti da tutte le regioni italiane. Tra tutti abbiamo scelto i ragazzi che vedrete in scena, credendo nel loro potenziale, sostenendoli e insegnando loro quotidianamente questo difficile mestiere che è il teatro”.

 

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