Il grande Jazz sarà di scena il prossimo fine settimana dell’8, 9 e 10 febbraio al Calamita che, per l’occasione, si trasformerà in un jazz club in stile americano. Diventerà uno spazio informale e confidenziale, dove poter assistere a diversi concerti stuzzicando prelibatezze reggiane. In questo clima intimo, il circolo Arci di Cavriago ospiterà nomi di pianisti noti sulla scena internazionale.
Vediamo nei dettagli cosa offrirà sul piatto il primo “Calamita Jazz Festival”.
Si parte venerdì 8 febbraio. Come spiega il direttore artistico Stefano Corrias, “il festival prende il via con una formazione atipica che rievocherà le atmosfere francesi di Renoir: l’artista romana Rita Marcotulli presenterà “Variazioni sul tema” e sarà affiancata e supportata, ai sassofoni, da Javier Girotto (vincitore del Jazzit Award 2012) e, all’accordeon, da Luciano Biondini“.
Veniamo alla seconda data. Sabato9 febbraio “saranno esaltate le caratteristiche percussive del pianoforte e quelle melodiche e armoniche della batteria”, prosegue Corrias. Sul palco del Calamita saliranno Luca Mannutza e Lorenzo Tucci (batteria). Entrambi possono vantare esperienze musicali al fianco di Mario Biondi.
Ultima serata, domenica dieci febbraio: “daremo carta bianca a Giovanni Guidi, enfant prodige del pianoforte che non mancherà di stupirci”.
I concerti inizieranno tutti alle 21,30; alla fine saranno seguiti da dj set che si sposeranno bene con il tema jazz.
Quanto costano i biglietti? “I prezzi sono popolari – garantisce il presidente del Circolo, Davide Fontanili – considerando i nomi che prenderanno parte al festival. Costeranno 12 euro la prima sera, 10 euro le altre due sere; 25 euro l’abbonamento”. Ovviamente l’ingresso sarà con tessera Arci.
Il Festiva è organizzato grazie ad Ater e ha il patrocinio della Provincia e del Comune di Cavriago. Alla conferenza di presentazione – svoltasi in Provincia – erano presenti rappresentanti dei due enti. “E’ un grande ritorno – ha voluto puntualizzare l’assessore cavriaghese -, il jazz ebbe un picco a Cavriago negli anni ’90, quindi non possiamo che essere contenti che il Calamita abbia deciso di puntarci di nuovo”. “Questo Festival – ha proseguito Fausto Branchetti della Provincia – è una proposta di alto livello, speriamo diventi un appuntamento fisso tutti gli inverni”.
L’idea degli organizzatori è proprio questa: partire con questo primo weekend lungo per poi far diventare l’appuntamento un evento fisso durante l’inverno. Anche se stanno pensando già anche a una data estiva e alla creazione di un video-disco sulle tre serate. “Insomma Cavriago sarà un po’ come Umbria jazz per tre giorni”, conclude sorridendo Corrias.
Info e prenotazioni biglietti: www.calamitajazz.com