Firenze – Si è svolta oggi a Roma, a Palazzo Valentini, l’annuale Assemblea Nazionale dell’AICI (Associazione delle Istituzioni culturali italiane), forte di 150 iscritti tra fondazioni e istituti culturali, con una sessione pubblica che ha visto la partecipazione di Sergio Scamuzzi, Istituto Gramsci Piemontese, Lavorare sulle fonti della storia della Repubblica con l’Università e il CNR, Simona Ferrantin, Isacem – Istituto Paolo VI, La rete dell’Aici: caratteristiche e potenzialità di sviluppo, Daniela Mazzucca, Fondazione Giuseppe Di Vagno, Fondazioni, cultura, territori, Giuseppe Parlato, Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, Le fondazioni nella società che cambia e un intervento del capo di gabinetto del Ministro della Cultura, Francesco Gilioli.
Particolarmente incisiva la relazione introduttiva del presidente uscente – Valdo Spini – che ha dedicato l’assemblea ai giovani e alle giovani italiani, riproponendo al nuovo ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, quel progetto di 250 contratti di ricerca post-dottorato da offrire ai giovani, da finanziare con i fondi del PNRR stipulando apposite convenzioni con le università, ribadendo che “le nostre Fondazioni e i nostri Istituti hanno spazi e strumenti formativi per i giovani ricercatori che sono ben lontani dall’essere pienamente sfruttati e che, con un adeguato rapporto con le Università, potrebbero risultare utili anche in rapporto all’occupazione giovanile qualificata.”
Un contributo concreto e immediatamente realizzabile per combattere la vera e propria emergenza del lavoro intellettuale data, insieme al decremento demografico, dai 250.000 giovani laureati che vanno all’estero in cerca di salari migliori.
A conclusione dell’Assemblea, è stata eletta presidente per il prossimo mandato Flavia Nardelli Piccoli, già segretaria generale dell’istituto Sturzo e già presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati. Valdo Spini, al quale è andato il sentito ringraziamento dell’Assemblea per il lavoro svolto in 12 anni nel corso di tre mandati consecutivi, è stato confermato all’unanimità presidente onorario.