Ai Chiostri di S. Domenico 90 artisti per una bandiera

La mostra finanzierà il nuovo Ospedale della donna e del bambino di Reggio Emilia

Arte e solidarietà ai Chiostri di San Domenico di Reggio Emilia (via Dante), dal 17 marzo al 25 aprile 2013. Si tratta della mostra Novanta artisti per una bandiera, promossa dall’Associazione “CuraRE onlus” presieduta da Deanna Ferretti Veroni. L’iniziativa, oltre a presentare le opere di novanta artisti contemporanei, italiani e internazionali, che si sono confrontati sul tema della bandiera italiana, racchiude un obiettivo dal grande valore: costruire a Reggio Emilia un Ospedale della Donna e del Bambino all’interno dell’Ospedale Santa Maria Nuova.

L’esposizione – realizzata partendo dalle bandiere donate dal Comune di Reggio Emilia, che nel 2011 furono esposte nella città del Tricolore in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia –  si apre il 17 marzo, lo stesso giorno in cui, nel 1861, si decretò l’unificazione dell’Italia, proclamando il Regno d’Italia.

I 90 artisti coinvolti non hanno genericamente donato una loro opera a beneficio dell’iniziativa, ma si sono impegnati per realizzarne una partendo da una particolare bandiera, scelta tra quelle, donate dal Comune di Reggio Emilia, che nel 2011 furono esposte nella città del Tricolore in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Si tratta delle bandiere legate al sorgere dell’idea dell’Unità d’Italia: il tricolore adottato il 7 gennaio 1797 proprio a Reggio Emilia; quelle dell’età giacobina e napoleonica; le bandiere dei moti e delle insurrezioni popolari durante il Risorgimento; quelle degli stati preunitari; le bandiere dell’Unità e del Regno d’Italia; le varie versioni di bandiera adottate della Repubblica, per finire con quelle utilizzate, anche di recente, per obiettivi di grande valore sociale ed etico.

Diverse sono state le modalità di creazione delle opere: alcuni artisti sono intervenuti sulla bandiera stessa o su una sua parte; altri ne hanno utilizzato frammenti per inserirli, attraverso il collage, nei loro lavori; altri ancora ne hanno creata una del tutto autonoma: la bandiera loro assegnata è diventata fonte diretta di ispirazione per i riferimenti di colori, scritte e forme disegnate.

L’intero progetto, dal coinvolgimento degli artisti, alla realizzazione della mostra e del catalogo che lo accompagna, è stato curato da Sandro Parmiggiani, critico e storico dell’arte, già direttore di Palazzo Magnani a Reggio Emilia. L’esposizione è promossa dall’Associazione CuraRE Onlus in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, che ha donato le bandiere consegnate agli artisti e sosterrà l’esposizione ai Chiostri di San Domenico, e si avvale del patrocinio di Regione Emilia Romagna e della Provincia di Reggio Emilia

Le bandiere “adottate” dagli artisti sono quelle che furono esposte per un anno nelle vie della città all’interno della rassegna “Le strade della Bandiera”, inaugurata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 7 gennaio 2011 nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e realizzata in collaborazione con l’Unità tecnica di Missione per le Celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità nazionale, l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana e l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Dopo Reggio Emilia, l’obiettivo è di portare la mostra in altre città italiane, così che essa diventi emblematicamente il messaggero per il progetto dell’Ospedale della Donna e del Bambino e della nostra bandiera, simbolo dell’Unità d’Italia. Successivamente, le opere saranno vendute per raccogliere fondi da destinare alla costruzione del futuro ospedale, con l’obiettivo tuttavia di preservare l’integrità della rassegna e farne una sorta di raccolta permanente. Nel catalogo verranno riprodotte tutte le opere realizzate dai singoli artisti, i loro profili biografici e le bandiere, già esposte per il 150esimo, con le relative descrizioni storiche.

L’Ospedale della Donna e del Bambino avrà come obiettivo la tutela della salute della donna, della gestante, della coppia, del neonato e del bambino, e si caratterizzerà come luogo accogliente e familiare, corredato dalle più moderne tecnologie e competenze, associate a caratteristiche che permettano le migliori modalità di care. I 12.500 metri quadrati totali, distribuiti in 5 piani (uno di questi interrato), ospiteranno le strutture di Pediatria, Ginecologia, Ostetricia, Procreazione medicalmente assistita, Neonatologia, Blocco Operatorio, Neuropsichiatria infantile.

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