Firenze – Confermate le previsioni negative, dovute alla mancanza dei voucher nel settore specifico per cui erano nati, vale a dire l’agricoltura,la Coldiretti lancia l’appello pressante affinché al più presto giunga dal governo una “valida alternativa” ai famigerati “foglietti”. Infatti, con l’attività primaverile di raccolta frutta e ortaggi alle porte, nelle campagne risuona un vero e proprio sos, dal momento che l’alternativa deve essere non solo valida ma rapida, in modo da non compromettere raccolti e non costringere i circa 50mila fra studenti e pensionati coinvolti a perdere questa opportunità di lavoro. E soprattutto, per non compromettere quel percorso di emersione dal nero che aveva riguardato questa specifica area del lavoro.
Anche perché, sottolinea la Coldiretti, in agricoltura non si è affatto assistito a quel boom dei voucher che ha reso impossibile continuarne l’impiego in altri settori. “L’impiego dei voucher in agricoltura – spiega la Coldiretti – è praticamente stabile da cinque anni perché è l’unico settore rimasto praticamente “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito. In agricoltura – conclude la Coldiretti – sono stati venduti nel 2016 solo 2.210.440 voucher, addirittura in calo rispetto all’anno precedente e più o meno gli stessi del 2012, per un totale di oltre 380mila giornate di lavoro che hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che si sono verificati in altri settori”.