Le manovre in vista delle elezioni amministrative del 2019, a Reggio città, sono già iniziate, a partire dal tema delle alleanze. La Lega, che ha già ufficializzato l’accordo con Forza Italia e Fratelli d’Italia, si è detta pronta, a certe condizioni, ad accogliere nella coalizione Alleanza civica che, in Consiglio comunale, esprime due consiglieri: Cinzia Rubertelli e Cesare Bellentani. Anche il Pd non chiude la porta del dialogo con loro. “Se c’è un punto di vista comune, non ho problemi a sedere al tavolo, ma devono accadere fatti politici perché ci si possa ritrovare sotto lo stesso tetto”, ha detto a 7per24.it il segretario provinciale dem Andrea Costa. Poi ci sono i 5 Stelle che guardano con interesse a un’alleanza con i civici, sulla scorta delle battaglie comuni portate avanti in sala del Tricolore.
Cinzia Rubertelli, voi in che direzione guardate in vista del voto del 2019?
Per noi la soluzione migliore resta quella di presentarci uniti col resto dell’opposizione, sulla base di un programma condiviso, per portare anche a Reggio il cambiamento. Noi lavoriamo a questo obiettivo. Già in passato la frammentazione dell’opposizione ha favorito il Pd. Questa è la volta buona per presentare un’unica proposta di governo per la città.
A Reggio Emilia però Lega e 5 Stelle dicono no a un’alleanza gialloverde, un fronte comune dell’opposizione pare più un sogno che una pista di lavoro concreta…
Da qui al giorno delle elezioni ci sono tanti mesi davanti. E ripeto: noi continueremo a lavorare in quella direzione. Qualora non si riuscisse a trovare un accordo, offriremo alla città una nostra proposta programmatica e di governo. Che convergerà con il programma maggiormente in sintonia con i nostri valori.
Alleanza civica presenterà una sua lista e un suo candidato?
Alle condizioni attuali, è possibile. Se non ci sarà una proposta comune dell’opposizione, non ci tireremo indietro, ma non è un diktat. Dipenderà dagli sviluppi nei prossimi mesi.
Il segretario dem Andrea Costa si è detto disponibile, a determinate condizioni, a sedersi al tavolo con voi. Lei che cosa risponde?
Noi proseguiremo a lavorare con lo sguardo attento ai problemi della città, abbiamo fatto un’opposizione nel merito, non urlata ma decisa. Allo stato attuale dello scenario politico a Reggio Emilia noi proseguiremo a dialogare con tutti, in attesa di leggere i programmi. La convergenza, in ogni caso, dovrà avvenire sui programmi che dovranno essere basati su importanti cambiamenti. La diagnosi dei problemi per noi è molto chiara, sulla cura ci sono margini di dialogo.
I civici saranno l’ago della bilancia nel 2019?
La proposta civica, specie alle amministrative, può attrarre svariate sensibilità. Sono convinta che, attraverso un programma che parta dai cittadini e una squadra forte, si possa intercettare parecchio consenso. Rispetto alle precedenti esperienze civiche, il nostro percorso dimostra che un’opposizione chiara e ferma può dare un contributo concreto e che abbiamo le competenze e le capacità per passare dall’opposizione alla guida della città. Tante persone, a Reggio, sono state per troppo tempo alla finestra. Mi auguro che un progetto civico possa risvegliare la voglia d’impegnarsi da parte delle tante persone competenti che ci sono in città e che finora sono state lasciate in disparte o che non sono state ascoltate per via di logiche d’appartenenza politica.
Mai come questa volta s’ipotizza il ballottaggio a Reggio. Lei che cosa ne pensa?
Reggio andrà al ballottaggio. Non ho dubbi.
Le tre priorità di Reggio Emilia?
Bisogna partire rimettendo al centro i cittadini, le persone e non gli interessi di parte. C’è il tema, finora trascurato, della sicurezza che significa garantire a chi vive a Reggio la libertà di muoversi, senza paura e a qualsiasi ora, nella propria città.
Terzo?
Reggio Emilia deve diventare una città attrattiva. Deve avere il ruolo che spetta a un capoluogo di Provincia, un ruolo forte. E dev’essere capace di sfruttare le proprie potenzialità, anche infrastrutturali, penso alla stazione Mediopadana. C’è bisogno di creare sviluppo: opportunità per i giovani, per le famiglie, attivando quel circolo virtuoso che genera benessere per tutti. Vorrei aggiungere un’altra priorità…
Prego…
C’è da rivedere tutto il sistema della macchina comunale e delle partecipate dove ci sono, nell’organizzazione, ampi margini di miglioramento, efficientamento e di razionalizzazione della spesa. Serve una riorganizzazione che valorizzi la meritocrazia e garantisca quella massima trasparenza che oggi non c’è.