Agli stranieri sposarsi in Toscana costa circa 60mila euro

Firenze – Toscana ai vertici nazionali del segmento wedding. Secondo uno studio recente realizzato dal Centro Studi Turistici e commissionato da Toscana Promozione Turistica i matrimoni di stranieri in Toscana nel 2018 sono stati 2.713, con un numero medio di invitati pari a 49,3, una spesa media ad evento di 59.000 euro e un fatturato totale di 160,2 milioni.

Gli arrivi stimati nella regione sono stati 134 mila, e 546 mila le presenze. Tra i mercati di riferimento, il Regno Unito si conferma al primo posto, con il 31,4% di eventi, seguito dagli USA con il 23%, Germania con il 6,4% e Australia 5,6%. Tra le città più richieste c’è ancora Firenze, seguita da Fiesole, Certaldo, Greve in Chianti e Cortona.

Un settore in crescita di cui si è parlato nel corso della presentazione della III edizione di Wedding Industry Meeting che quest’anno cambia sede e raddoppia le date: il 18 e 19 marzo presso La Bagnaia Golf&Spa Resort Siena, Curio Collection by Hilton.

Sono intervenuti l’assessore al turismo e alle attività produttive Stefano Ciuoffo, il direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Palumbo, l’assessore al turismo e alle attività produttive del Comune di Siena Alberto Tirelli, l’assessore al turismo del Comune di Firenze Cecilia Del Re, il vice presidente della Camera di Commercio di Firenze Niccolò Manetti, la direttrice di Destination Florence Convention and Visitors Bureau Carlotta Ferrari, il general manager della Bagnaia Golf & Spa Resort Siena Marko Sekulic e il CEO e founder Corsini.Events Group Tommaso Corsini.

“A livello internazionale – ha detto Palumbo – la Toscana è una tra le prime destinazioni per questo tipo di mercato. Il WIM fa parte di un insieme di politiche che Toscana Promozione Turistica mette in atto per promuovere non solo i territori del wedding ma anche tutte le imprese attive nel settore. E’ un prodotto che si presta molto per essere presentato sul mercato internazionale: in India, nell’ultima missione che ci ha visti impegnati ad inizio gennaio, abbiamo toccato con mano il forte interesse che c’è per l’Italia e per la Toscana in particolare. In India torneremo ancora nei prossimi mesi dato che si tratta di un mercato molto vasto e potenzialmente interessante per la Toscana. Al WIM ci saranno 4 ambiti a presentare la propria offerta, contiamo di aumentare ulteriormente la loro presenza”.

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