Agcom e Università sottoscritta una convenzione

L’accordo quadro, di durata triennale, prevede attività didattica e di ricerca
A sinistra, Alessandra Petrucci, rettrice dell’Università di Firenze, accanto a Giacomo Lasor, a destra

Firenze – L’attività di ricerca e una collaborazione nelle discipline economiche, giuridiche, sociologiche e tecnico-scientifiche sono gli obiettivi della convenzione quadro tra Università di Firenze e l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM), firmata ieri in Villa Ruspoli alla presenza della rettrice Alessandra Petrucci e il presidente AGCOM Giacomo Lasorella.

Secondo la convenzione, di durata triennale, Unifi e AGCOM potranno concordare l’attivazione di tirocini destinati a favorire la formazione e l’esperienza pratica di laureandi, laureati, studenti di corsi post-laurea. Sempre sul lato didattico, saranno valutati l’organizzazione di moduli all’interno di corsi universitari e post-laurea che prevedano la partecipazione di funzionari dell’Autorità in qualità di relatori o uditori, l’accoglimento presso le sedi AGCOM di laureandi, laureati e di studenti di corsi post-laurea in qualità di tirocinanti e l’accesso degli studenti alla biblioteca e alle banche dati bibliografiche dell’Autorità.

Nell’ambito della ricerca, Unifi e AGCOM svolgeranno attività di studio in sinergia e avranno la facoltà di istituire di gruppi di lavoro destinati a promuovere – attraverso incontri di studio – il dibattito tra rappresentanti del mondo accademico, delle imprese, dei consumatori e delle autorità indipendenti.

L’Ateneo fiorentino e AGCOM, infine, potranno organizzare attività congiunte di formazione, convegni, tavole rotonde e seminari, coinvolgendo esperti provenienti dal settore delle comunicazioni.

Successivamente alla firma della convenzione, Villa Ruspoli ha ospitato il seminario “L’AGCOM di fronte alle sfide del Digital Services Act” che ha visto gli interventi di Andrea Simoncini, docente Unifi di Diritto costituzionale,  di Elda Brogi, docente dell’Istituto Universitario Europeo, e dei dottorandi Matteo Fabbri e Filippo Bagni.

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