Nel 2011 il referendum nazionale che boccia la privatizzazione del sistema idrico. Nel dicembre del 2012 l’assemblea dei sindaci reggiani che vota l’atto di indirizzo della ripubblicizzazione dell’acqua. Ieri la decisione unanime, da parte di Reggio e degli altri 44 Comuni soci di Agac Infrastrutture, di intraprendere il relativo e concreto percorso attraverso la costituzione di “un nuovo soggetto per la gestione dell’acqua nel nostro territorio“, secondo una linea già tracciata dall’assessore Tutino in Provincia e sostanzialmente condivisa dai gruppi di Acqua Bene Comune.
Sembrerebbe un percorso lineare, anche se non proprio tempestivo, che dovrebbe consentire di avere dall’anno prossimo l’attivazione completa del servizio di gestione pubblica.
Ma sarà vera ripubblicizzazione? Agac Infrastrutture – principale azienda ambientale della provincia che opera nei settori del ciclo integrato dell’acqua, dell’energia e dell’igiene ambientale – incaricata di redigere il piano industriale, è un soggetto pubblico, una Spa di proprietà dei 45 comuni reggiani che ha una storia di importanti collegamenti con Iren (che pubblica non è), sia a livello di passaggio di personale (tecnici, dirigenti) che di accordi societari. Agac possiede le reti del servizio idrico integrato realizzate fino al 2005; ma capita che Iren (che ha reti in affitto) si accolli l’onere di mutui relativi a investimenti per il potenziamento delle infrastrutture.
Se adesso la gestione passerà al nuovo soggetto interamente pubblico, con Iren si aprirà una trattativa delicata che tirerà in ballo dirigenti da nominare, soldi e servizi collegati. La logica del pubblico saprà scavalcare l’ostacolo totalizzando il percorso netto o ne verrà compromessa? E a quali prezzi?
Nel frattempo Agac Infrastrutture, come precisato nel comunicato diffuso oggi dal Comune di Reggio, “verificherà il valore delle reti e dei servizi relativi al Servizio Idrico Integrato e redigerà il Piano Industriale del nuovo soggetto pubblico che, dal 2015, gestirà la distribuzione dell’acqua e della depurazione “, mentre l’assessore alle Infrastrutture del Territorio e ai Beni Comuni del Comune di Reggio, Mirko Tutino (foto), delegato dal sindaco di Reggio nell’Assemblea di Agac, ha precisato: “Il voto unanime dei sindaci della provincia di ieri mette la struttura tecnica in condizione di arrivare in tempi brevi alla produzione di un Piano Industriale. La grande differenza, rispetto alle delibere del Consiglio locale di Atersir (composto dalla Provincia e dai Sindaci reggiani) già assunte, è che in questo caso i Comuni non agiscono come ente di controllo del servizio, ma come futuri soci del nuovo soggetto che gestirà operativamente l’acqua“. Un piano che dovrebbe completarsi entro il novembre prossimo, per consentire la “costituzione del nuovo soggetto giuridico entro la fine del 2015“, e che nelle intenzioni degli amministratori sarà condotto “mantenendo il rapporto con i componenti del Forum Provinciale per l’Acqua nato nei mesi scorsi per condividere il percorso di ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato“.