Aeroporto Firenze: Rossi ribadisce “nuova pista di 2mila metri”

Firenze –  Il presidente della Toscana Enrico Rossi ha ribadito la posizione della Giunta sulla nuova pista dell’aeroporto di Peretola dopo che l’Enac ne ha approvato il prolungamento fino a 2.400 metri. “Non è una novità che Enac voglia realizzare una pista di 2,4 km, diversamente dalle prime indicazioni di qualche anno fa, ferme a 2 km, e diversamente da più recenti e informali dichiarazioni, secondo le quali il prolungamento della pista, motivato con ragioni di sicurezza, avrebbe dovuto fermarsi a 2,2 km. Noi restiamo fermi alla delibera approvata in Consiglio regionale che prevede una pista di 2 km. Ci aspettiamo quindi che, anziché leggere sulla stampa le determinazioni di Enac, ci siano luoghi e momenti di confronto nel merito e si possano visionare e discutere gli studi prodotti”. Questo il commento del presidente Enrico Rossi alla recenti notizie in merito alle determinazioni di Enac sul futuro dello scalo aeroportuale fiorentino.

“In effetti grandi cose si stanno muovendo a Pisa e Firenze per costruire un sistema integrato toscano – prosegue il presidente Rossi – A Pisa sono in corso investimenti per potenziare piste e terminal ed adeguarle così alla crescita del traffico aereo. Su Firenze si stanno predisponendo progetti per la nuova pista e il governo ha stanziato per questo un primo contributo di 50 milioni.

Tuttavia un sistema regionale integrato non si costruisce solo con gli aeroporti, ma richiede anche infrastrutture di terra. Penso ad un sistema di collegamento tranviario e ferroviario per collegare e integrare i due aeroporti in modo da centrare l’obiettivo di 12 milioni di passeggeri, che Pisa da sola non potrebbe raggiungere, a causa della presenza del traffico militare. Per le infrastrutture di terra sono in corso due investimenti: il people mover a Pisa, che sarà terminato entro il 2015, e la tranvia tra la stazione e l’aeroporto di Firenze, i cui lavori dovranno concludersi entro il 2017″.

“Ma tutto questo non basta – aggiunge Rossi – Occorre realizzare anche un collegamento ferroviario veloce da Pisa a Firenze. Per farlo occorrono investimenti in tecnologia per velocizzare la circolazione dei treni, insieme ad un materiale rotabile più adatto ad accogliere i passeggeri dell’aeroporto. Si tratta di un investimento stimato in 40-50 milioni, necessari per integrare i due aeroporti e per far cessare ogni diatriba campanilistica, permettendo a tutta la costa di accedere più facilmente all’alta velocità. Accanto a questo occorre completare la Tirrenica tra Rosignano e Civitavecchia. Ultimamente questa infrastruttura sembra essere caduta in una zona d’ombra. Il governo si è riservato di decidere sul finanziamento di 270 milioni da inserire nella legge di stabilità. Su questo non si può scherzare, né sarebbe tollerabile un altro rinvio dopo 60 anni di chiacchiere inconcludenti e di impegni non rispettati. La costa ha diritto ad un collegamento autostradale nord-sud, fondamentale per lo sviluppo e per la crescita dei suoi sistemi produttivi e per il porto di Livorno e l’aeroporto di Pisa”.

“A fronte di importanti impegni assunti dal governo sul nodo infrastrutturale fiorentino – conclude il presidente Rossi – sarebbe un errore dare l’impressione di non tenere in considerazione la costa e i suoi problemi di sviluppo. Oggi, con scelte chiare e risorse contenute da parte del governo, l’intera Toscana può fare un notevole salto di qualità, diventando più moderna e competitività, senza territori privilegiati né penalizzati”.

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