Aeroporto di Pisa, Usb in sciopero: “Non allarmismi ma rischi concreti”

Pisa – Sciopero dell’Unione sindacale di base per sabato prossimo, 9 aprile, dalle 10 alle 18, all’aeroporto di Pisa. Motivo, i problemi relativi alla sicurezza evidenziati platealmente dall’episodio accaduto domenica scorsa (3 aprile) quando un uomo è riuscito a raggiungere il nastro trasportatore dei bagagli sdraiandovicisi sopra. Un fatto che dimostra, scrive il sindacato “che le denunce che abbiamo il coraggio di fare non sono allarmismi strumentali ma rischi concreti a cui lavoratori e utenza sono quotidianamente sottoposti”.

“Torniamo a rilevare – sottolinea Usb – che lo smistamento bagagli è l’anello di congiunzione tra i nostri settori Airside e Lanside e Toscana Aeroporti dovrebbe tenerne ben saldo il timone per la sicurezza per tutti i processi lavorativi dell’aeroporto”. Anche perché, continua il sindacato di base, in realtà provvedimenti da prendere ce ne sono: ad esempio, ripristinare “personale Toscana Aeroporti al BHS e diminuire i premi a tanti dirigenti che non hanno dimostrato quantomeno, lungimiranza e capacità di ascolto di tutti quei lavoratori che rilevano carenze di organizzazione o strutturali e che le segnalano all’azienda per crescere e migliorare”.

Inoltre, il sindacato ricorda di aver segnalato alla Prefettura la situazione a rischio degli addetti alla biglietteria, dell’intera sala partenze e “in particolare quella dei voli extra-Schengen, messe in crisi da un paio di voli di ritardo”.

Per tutelare il più possibile la salute e sicurezza di operatori e utenza, Usb sottolinea la necessaria messa in opera di formazione professionale e “procedure specifiche”, tant’è vero che i suoi delegati sono impegnati in una campagna nazionale dallo slogan significativo: “La fortuna non è un dispositivo di sicurezza”.

Se queste sono le richieste, ecco invece qual è la realtà secondo il sindacato di base: “La dirigenza di Toscana Aeroporti pretende di scegliere quali rappresentanti dei lavoratori ascoltare continua a tenerci nel caos più completo, aggravato da un numero esponenziale di voli dirottati su Firenze, con una sospetta frequenza di Vueling ed un ricorso al lavoro straordinario che non rispetta le norme della contrattazione collettiva”. Il risultato, continua il sindacato, “è un carico di lavoro insostenibile per gli addetti, il porre un ricatto ai lavoratori in attesa da anni di un contratto decente ma che rimarranno a vario titolo precari. Senza parlare delle esternalizzazioni decise dall’azienda, che provocano perdita di occupazione nonostante la crescita del traffico e delle operazioni”.

 

 

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