Pisa – La nuova lettera del sindaco di Pisa Marco Filippeschi arriverà sulle scrivanie del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e per conoscenza anche su quella del presidente della Giunta regionale della Regione Toscana Enrico Rossi. Oggetto, sempre quello: richiesta di incontro urgente per “iniziative a favore dell’integrazione del Sistema Aeroportuale Toscano”. La linea di Pisa, com’è noto, si schiera infatti con forza contro a un potenziamento dell’aeroporto fiorentino (la famosa pista di 2.400 chilometri) che porterebbe, a giudizio dei pisani, nocumento proprio all’integrazione, portando una logica competitiva fra i due aeroporti al posto della tanto decantata cooperazione e armonizzazione dei due scali. E in questo quadro, la decisione della Regione Toscana, contestata da più parti, di vendere le quote di Sat (la società che gestisce l’aeroporto di Pisa) al privato non ha certo aiutato.
E’ anche a questi episodi che si riferisce Filippeschi, scrivendo nella lettera: “Nelle ultime settimane si sono dovuti registrare atti e annunci che appaiono in aperto contrasto con i percorsi intrapresi per la realizzazione di un equilibrato sistema aeroportuale toscano, con l’integrazione della gestione dei due scali “Galileo Galilei” e “Amerigo Vespucci” e delle due società di gestione, secondo le coerenti iniziative intraprese, per parte nostra, dal Consiglio di Amministrazione di SAT S.p.A. e dai soci della Società e in attuazione dell’indirizzo programmatico fondamentale della Regione Toscana [«integrare l’offerta degli aeroporti di Firenze e Pisa, agevolando una progressiva specializzazione dei due scali (Firenze city airport collegato con grandi capitali europee, Pisa aeroporto internazionale con forte presenza del low-cost) e ripensando sia le politiche di investimento, che le modalità e tempi di collegamento con le città», Toscana 2015, Programma di governo per la IX Legislatura, pag. 62]”.
Ed è proprio su questo punto che Filippeschi chiede un “chiarimento del governo”, in particolare per quanto riguarda la “ tutela della SAT, per contrastare progetti che hanno forti ed evidenti potenzialità competitive verso l’Aeroporto “Galileo Galilei”. Società per altro oggi esposta sul mercato azionario agli effetti dell’Offerta pubblica di acquisto totalitaria del suo capitale annunciata il 4 marzo 2014 dalla società Corporation America Italia S.r.l., società ormai prevalente nel capitale della AdF S.p.A.”.
Ed ecco messi in fila i motivi di preoccupazione per Pisa e il suo sindaco, secondo quanto si legge nella lettera:
“In particolare, faccio riferimento alle seguenti impegnative dichiarazioni pubbliche e agli atti della società AdF: del Presidente dell’ENAC Dr. Vito Riggio, che, con ripetute e contraddittorie dichiarazioni, ha ipotizzato la realizzazione di una pista di volo di lunghezza n. 2400 metri, negando i contenuti dell’integrazione al Pit adottata dal Consiglio Regionale della Toscana secondo le indicazioni date dall’Ente e posta a base dell’«Accordo per la ricognizione delle linee guida per l’integrazione e lo sviluppo del sistema aeroportuale toscano», provocando una netta e motivata reazioni da parte della Regione e delle istituzioni locali interessate e di SAT, ultima quella espressa dal Consiglio di Amministrazione della società il giorno 14 maggio u.s. (allegato n. 1); del Consiglio di Amministrazione di AdF, che ha proposto all’ENAC e al Consiglio Regionale della Toscana un “Master Plan” che prevede una pista di volo di lunghezza n. 2400 metri con una previsione, a regime, nel 2029, di 6 milioni di passeggeri per l’aeroporto “Amerigo Vespucci”, a conferma della potenzialità competitiva dell’allungamento della pista. Infrastruttura che sarebbe realizzata con l’impiego di un consistente finanziamento pubblico, un aiuto di stato ammontante al 50 per cento della spesa occorrente per realizzarla, con un’evidente disparità di considerazione per gli investimenti programmati per lo sviluppo del sistema regionale composto di due scali oggetto di due piani di sviluppo aeroportuale; “Master Plan” recepito nel Documento di Offerta di Corporacion America Italia S.r.l. su AdF S.p.A.; dell’Amministratore Delegato di AdF Dr. Vittorio Fanti, espressione del gruppo Corporacion America Italia S.r.l., che, in evidente contrasto con gli atti di programmazione della Regione Toscana e con i percorsi condivisi nell’«Accordo per la ricognizione delle linee guida per l’integrazione e lo sviluppo del sistema aeroportuale toscano», ha dichiarato che «la dizione di City Airport probabilmente merita una riconsiderazione, nel momento in cui l’aeroporto merita un riconoscimento per ciò che è e può essere». «Anziché City Airport, chiamiamolo Airport City», ha specificato. E, ancora, che «Airport City rappresenta la dignità di un aeroporto di una grande città, City Airport è una bomboniera, con un ruolo limitato nei trasporti» e che AdF avrebbe «una serie di interessi manifestati dai maggiori vettori internazionali» aggiungendo in merito che «il problema è la capacità». Assunti che si ritrovano, per altro, confermati dall’esame fatto in confronto dei contenuti dei due documenti d’Offerta pubblica d’acquisto che Corporacion America Italia ha lanciato su AdF e su SAT; del Viceministro alle infrastrutture On. Riccardo Nencini che ha dichiarato: «la mia opinione su Firenze non cambia, serve una pista adeguata ad una città straordinaria come questa, il ministero condivide l’ipotesi di una pista di 2400 metri». Dichiarazioni, più volte ripetute, non supportate per altro da atti del Governo o da deliberazioni dell’ENAC”.
Tutti passi oltremodo negativi per Pisa, sottolinea il sindaco, soprattutto in quanto farebbero saltare di fatto quel progetto di integrazione fra i due scali già da tempo siglato e su cui si basa l’accordo. Attesa intanto la risposta del governo centrale.