Aeroporti, Firenze e Pisa si confrontano a distanza

Pisa-Firenze, vale a dire Galilei-Vespucci. In termini di aeroporti, è chiaro. La mossa della Regione Toscana di entrare con un 4,8% di quota nel cda dell'AdF, la società che gestisce l'aeroporto fiorentino, condiziona in qualche modo la visione del sistema aeroportuale toscano.
I dati e i risultati sciorinati dall'ad Gina Giani sono eccellenti. Intanto, utile netto pari a 4,4 milioni di euro, in aumento del 23,1% rispetto al 31 dicembre 2010. Il traffico passeggeri ha superato i 4,5 milioni con una crescita dell'11,3% sul 2010.
Bene. Ma la vera domanda è: cosa ne pensa Pisa dell'ingresso della Regione Toscana in AdF?

Intanto, interessante la presa di posizione di Andrea Pieroni, presidente della Provincia di Pisa, che, dopo le felicitazioni per gli ottimi risultati di Sat, aggiunge, in una nota: "rispetto alle auspicate sinergie con lo scalo fiorentino, queste debbono essere realizzate in un senso di complementarietà''.
''L'aeroporto pisano – aggiunge – è indubbiamente sempre più protagonista, con il suo dinamismo e la capacità di sviluppo di nuove rotte internazionali, nel panorama aeroportuale nazionale ed europeo. Governo ed Enac devono prendere atto di questa realtà in riferimento alle future scelte sul piano nazionale degli aeroporti. E se Firenze non riuscirà a potenziarsi per rimanere scalo strategico, questo non dovrebbe andare a svantaggio della considerazione di Pisa, che continua a dimostrare ampi margini di sviluppo''. Insomma, ben vengano le sinergie, se Pisa rimane protagonista. E rispetto al quadro nazionale e alle scelte del governo, se Firenze non si dimostrerà all'altezza, non facciamolo diventare uno svantaggio per Pisa. Chissà cosa ne penseranno a Firenze.

Tutt'altra musica sembra suonare la mano dell'ad di Sat, Gina Giani, che vede "potenzialità enormi" in una eventuale fusione fra gli aeroporti di Firenze e Pisa. Finalità sulla cui realizzazione non fa mistero la stessa Regione Toscana, che, oltre a essere entrata con quota di circa 5% nel capitale di AdF, è già socio di maggioranza a Pisa.
''Sono due belle società, quotate, producono utili – ha sottolineato la Giani – le potenzialità sono enormi, ma le aziende sono dei loro azionisti, la parola spetta a loro''. La Giani ha anche ricordato che Pisa ha un masterplan approvato dall'Enac che prevede di arrivare, nel 2025, a 7/8 mln di passeggeri.

Che i due aeroporti si possano integrare "benissimo" lo dice convinto l'assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao.
La Regione Toscana, spiega l'assessore, è ''un azionista pubblico interessato allo sviluppo infrastruturale e alla capacità attrattiva del sistema aeroportuale toscano. Si deve costruire un sistema e questa è la nostra missione''. E chiarisce anche ai sordi la nota del valzer: per quanto riguarda l'aeroporto di Firenze, la quota detenuta dalla Regione (attualmente 4,8%) potrà crescere ancora: ''Il Consiglio ci ha autorizzato ad acquisire fino al 15%, questo scenario rimane aperto''. Dalla torre di Pisa alla cupola del Brunelleschi, verrebbe da dire.

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